Hong Kong, previste nuove proteste. La polizia frena
Per il prossimo 27 luglio si prevedono almeno tre marce in punti strategici del Territorio. Le forze dell'ordine “avvisano” gli organizzatori: “Possiamo bloccare tutto e arrestare i presenti”. Nel mirino della popolazione restano la temuta legge sull'estradizione in Cina e l'influsso di Pechino nella vita sociale dell'ex colonia britannica.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – La polizia di Hong Kong ha “avvertito” gli organizzatori di alcune marce di protesta che le manifestazioni “potranno essere bloccate” e che i partecipanti “potrebbero essere arrestati”. Non sembra calmarsi la tensione nella ex colonia britannica, scesa in piazza nelle scorse settimane per fermare la temuta legge sull'estradizione in Cina voluta da Pechino. Le rivolte hanno portato al ritiro della legge e alle scuse di Carrie Lam, capo dell'esecutivo vicina alla Cina continentale, ma resta il timore che la legge possa essere presentata in un secondo momento.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 27 luglio nei distretti di Hung Hom e To Kwa Wan. Secondo la legge dell'ex colonia, ogni assembramento pubblico che prevede la partecipazione di 50 persone o più deve essere approvata dalla polizia. Per il momento, le forze dell'ordine non hanno dato luce verde ma anzi hanno espresso il “timore” che le marce “possano scatenare di nuovo il caos dei giorni scorsi”.
Il riferimento porta alle gigantesche dimostrazioni del 9 (un milione di persone) e del 16 giugno (oltre due milioni di persone): i cittadini coinvolti hanno promesso di continuare la loro protesta fino a che la legge non sia eliminata. Essi vogliono anche che il governo tolga la definizione di “rivolta” alle manifestazioni pacifiche.
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