Hong Kong, memoria di Tiananmen: consolati occidentali sfidano divieti di Pechino
Città blindata dalla polizia per prevenire riunioni pubbliche in ricordo del massacro compiuto dalle autorità cinesi il 4 giugno 1989. Alcuni cittadini manifestano in modo individuale vicino al Victoria Park, sede della tradizionale veglia commemorativa. Consolati Usa e Ue accendono candele sulle finestre dei propri edifici. Per Pechino i fatti di 33 anni fa non meritano di essere ricordati.
Hong Kong (AsiaNews) – In una città blindata dalla polizia per bloccare ogni manifestazione pubblica in ricordo del massacro di Tiananmen, i consolati occidentali sfidano i divieti di Pechino e commemorano i fatti del 4 giugno 1989. Nella famosa piazza di Pechino, 33 anni fa, la leadership cinese aveva ordinato l’uccisione di migliaia di studenti e cittadini che chiedevano libertà, democrazia e lotta alla corruzione nel Paese.
Per il terzo anno consecutivo le autorità cittadine hanno vietato l’annuale veglia al Victoria Park, che prima del 2020 raccoglieva anche più di un milione di persone. La polizia ha avvertito che chi infrange i divieti di riunione per il Covid-19 e la legge sulla sicurezza nazionale rischia cinque anni di prigione. Al momento le Forze dell’ordine sono intervenute solo per bloccare piccole azioni individuali intorno al Victoria Park e nel quartiere di Causeway Bay.
L’iniziativa più forte l’hanno compiuta il consolato Usa e quello dell’Unione europea, che hanno acceso delle candele sulle finestre dei propri edifici. Insieme alle missioni di Australia, Canada, Gran Bretagna e Polonia, i diplomatici degli Stati Uniti hanno reso anche omaggio ai caduti di Tiananmen condividendo sui propri social media immagini e riferimenti a quanto accaduto nel 1989.
Nei giorni scorsi le autorità cinesi avevano intimato a tutti i consolati di non esprimere opinioni sugli eventi di 33 anni fa. Il quotidiano pro-Pechino Ming Pao riporta che per il governo centrale le manifestazioni degli anni scorsi a Hong Kong erano atti illegali compiuti da “poche persone” ostili alla Cina. Per la leadership comunista, l’eccidio di Tiananmen è ormai storia passata e non merita di essere ricordato.
(Foto HKFP)
21/05/2018 12:38
28/05/2018 08:53