Hong Kong, legge sulla sicurezza: chiude Next Digital, editrice di Apple Daily
Preso di mira dalle autorità, il quotidiano pro-democrazia di Jimmy Lai ha smesso di pubblicare in giugno. Chiesta la messa in liquidazione di Next Digital per pagare i debiti pendenti. L’esecutivo non ha mai detto quali articoli incriminati hanno violato la legge. Anche il gruppo che organizza la veglia per il massacro di Tiananmen è accusato di “collusione” con forze straniere.
Hong Kong (AsiaNews) – Oggi si è sciolto il consiglio d’amministrazione di Next Digital, la holding proprietaria di Apple Daily, quotidiano indipendente fondato dal magnate dell’editoria Jimmy Lai. La testata pro-democrazia ha chiuso il 24 giugno: accusata di minacciare la sicurezza nazionale, essa ha subito una serie di arresti tra suoi manager e giornalisti, e il congelamento di asset per 18 milioni di dollari HK (circa 2 milioni di euro).
A causa del “clima di paura” creato dalla legge sulla sicurezza voluta da Pechino, ieri sera gli ultimi quattro amministratori di Next Digital hanno annunciato le proprie dimissioni. Essi hanno chiesto alle autorità la messa in liquidazione della compagnia per poter pagare azionisti, creditori ed ex dipendenti. Su ordine del dipartimento cittadino per la Sicurezza, la società editrice di Apple Daily non ha potuto attingere ad altri fondi, o ai proventi dalla vendita della pubblicazione gemella di Taiwan, per saldare i propri debiti pendenti.
L’accusa nei confronti del personale di Apple Daily finito agli arresti è di “collusione con forze straniere”. Nel loro annuncio di ieri, i quattro amministratori di Next Digital fanno notare però che con la legge sulla sicurezza “una compagnia può essere forzata alla chiusura senza l’intervento dei tribunali”. Fino a questo momento gli accusati non hanno affrontato alcun processo e non hanno ricevuto alcuna incriminazione formale.
Jimmy Lai è in carcere da dicembre per il suo ruolo nelle manifestazioni anti-governative del 2019; egli è in attesa di processo (dovrebbe iniziare a ottobre) per presunta violazione della legge sulla sicurezza nazionale.
La direzione di Next Digital sottolinea anche che l’esecutivo di Carrie Lam non ha mai specificato quali articoli di Apple Daily avrebbero violato la legge sulla sicurezza. Questa situazione di incertezza, sostiene il consiglio d’amministrazione dell’azienda di Lai, ha generato paura e spinto molti dipendenti a rassegnare le dimissioni.
Secondo i suoi critici, il draconiano provvedimento sulla sicurezza ha maglie così larghe che può essere usato per colpire ogni tipo di comportamento. In questi giorni è il turno della Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China, che il 4 giugno di ogni anno organizza la tradizionale veglia in ricordo del massacro di Tiananmen del 1989. La polizia accusa il gruppo di essere sostenuto da agenti stranieri. Ieri i vertici dell’Alleanza hanno respinto l’imputazione, sottolineando di essere in effetti degli “agenti”, ma della “coscienza dei cittadini di Hong Kong”.