Hong Kong, Anson Chan non si candiderà alle elezioni per il capo dell'esecutivo
La popolare ex segretaria generale del territorio annuncerà oggi la decisione di non sfidare l'attuale governatore Tsang, in un appuntamento elettorale ritenuto "preconfezionato".
Hong Kong (AsiaNews/Scmp) Anson Chan Fang On-sang, la popolare ex segretaria generale di Hong Kong nell'ultimo governo inglese e nel primo sotto la Cina, non si candiderà alle prossime elezioni per il capo dell'esecutivo. Lo annuncerà lei stessa in una conferenza stampa attesa per il pomeriggio, mettendo così fine alle voci sulla sua intenzione di partecipare all'appuntamento elettorale.
Lo scorso 4 dicembre la partecipazione della Chan alla grande manifestazione per il suffragio universale era sta letta dagli analisti come il lancio della sua campagna per la poltrona di capo dell'esecutivo. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, alcuni amici della donna spiegano come l'ex segretaria generale non gradisca l'idea di partecipare ad elezioni "preconfezionate". Il riferimento è alla probabile rielezione a capo dell'esecutivo di Donald TsangYam-kuen, gradito al governo cinese. La stessa Chan in occasione della marcia per la democrazia del 1° luglio ad Hong Kong aveva ricordato alla stampa che le elezioni del capo dell'esecutivo avvengono attualmente solo col voto di 800 delegati, in maggioranza scelti da Pechino.
La decisione della Chan costringe i democratici e i loro alleati a trovare un nuovo candidato, se vogliono presentarsi all'appuntamento elettorale. Una fonte tra i democratici nota che, "nessuno nel Partito democratico o nel Partito civico ha il suo stesso peso".
Secondo quanto riportato sempre dal quotidiano di Hong Kong, nella conferenza stampa di oggi la Anson Chan annuncerà i membri principali di un gruppo di pressione per il raggiungimento del suffrago universale e lo sviluppo della democrazia.
Anson Chan, 66 anni, cattolica, è stata la prima cinese di Hong Kong ad avere un ruolo nella leadership della colonia britannica. Nel '92, l'ultimo governatore inglese, Chris Patten l'aveva voluta come segretaria generale. Col ritorno di Hong Kong alla Cina, il nuovo capo dell'esecutivo, Tung Chee-hwa, l'aveva confermata nel posto di segretaria.
Amatissima da tutti, ferma nei principi, intelligente, efficiente, la popolazione del territorio ha sempre sperato di eleggerla come governatore, soprattutto dopo i fallimenti nella gestione Tung. Nel 2001, senza alcun rumore, ha dato le dimissioni. Si è sempre battuta per l'autonomia di Hong Kong, garantita dalla Basic Law (un paese, due sistemi) sottoscritta da Pechino. Dopo anni di silenzio, è riapparsa in pubblico alcuni mesi fa, per partecipare a una marcia il 5 dicembre scorso.
12/12/2016 15:16
27/10/2014