Ho Chi Minh: p. John Kim vicino ai malati di Covid-19

di Paul Nguyen Hung

Nella parrocchia di Vĩnh Hòa molte famiglie non possono uscire di casa perché in isolamento. A portare cibo e doni ci ha pensato p. Kim : “Sentitevi sicuri, perché la comunità parrocchiale vi accompagna sempre e prega per voi”.

Ho Chi Minh (AsiaNews) - Almeno 3.820 persone frequentano la parrocchia di Vĩnh Hòa, a Ho Chi Minh, il cui vicario è p. John Kim Lê Hậu Hán. Ma i contagi di Covid-19 continuano ad aumentare, per cui sempre più parrocchiani si trovano in isolamento.

Ieri in Vietnam si sono registrati 2.830 nuovi casi di coronavirus, portando il totale degli infetti a 38.239, di cui circa 20mila si trovano a Ho Chi Minh City.

P. Kim non si è perso d’animo. Armato di tuta di protezione, è andato a visitare le famiglie in difficoltà e insieme ad altri volontari ha distribuito cibo e beni di prima necessità a coloro che non possono uscire di casa. Mentre le messe e le preghiere si svolgono ancora solo ed esclusivamente online.

I parrocchiani hanno apprezzato le attenzioni di p. John Kim e molti hanno affermato di essere felici e commossi per i doni ricevuti. Il 13 di ogni mese la parrocchia distribuisce viveri ai più poveri, cattolici e non, per alleviare un po’ le fatiche di questo periodo.

“La gente qui è spaventata e disorientata dalla pandemia”, ha detto il sacerdote. Anche l’amministrazione locale ha sostenuto il religioso nelle sue attività in giro per la parrocchia, accordandogli il permesso di visitare alcune famiglie che vivono in strade chiuse per i contagi. Nei giorni scorsi anche un medico dell’unità epidemiologica locale ha accompagnato p. Kim nelle sue visite, che si concludono sempre con la benedizione della casa. “Sentitevi sicuri, perché la comunità parrocchiale vi accompagna sempre e prega per voi”, ha detto il sacerdote rivolgendosi ad alcune famiglie.

P. Kim ha anche ringraziato i benefattori che hanno sostenuto la parrocchia di Vĩnh Hòa, dando la possibilità di prendersi cura delle persone che vivono in circostanze difficili a causa della pandemia.