Ho Chi Minh, Covid-19: i volontari cattolici vicini ai più poveri
In loro aiuto si sono mobilitati gruppi che provvedono con pasti gratuiti e cure premurose. Oggi l'amministrazione locale ha esteso le norme di distanziamento per altre due settimane.
Ho Chi Minh (AsiaNews) - In Vietnam sono soprattutto i poveri e i senzatetto a soffrire per la pandemia da Covid-19. Ma venditori ambulanti, spazzini, piccoli commercianti riescono a far fronte alle difficoltà di questo periodo grazie all’aiuto delle associazioni cattoliche.
Anna Huyền Trang, giornalista locale, racconta le attività di sostegno portate avanti dalla comunità cattolica di Ho Chi Minh: “Padre Joseph Lê Quang Uy della Congregazione del Santissimo Redentore, insieme ad alcuni volontari, prepara i pasti per i poveri del quartiere tre giorni a settimana”.
Una scena che si ripete in altri vicoli e angoli della città grazie ai volontari. La signora Nở e il suo gruppo cucinano riso per più di 300 bisognosi a Nhiêu Lộc Canal, dove nelle vicinanze si trova anche una casa che accoglie disabili, anziani soli e persone indigenti.
“Per molti anni abbiamo aiutato le persone che vivono in condizioni difficili, cercando di far avere a tutti pasti gratuiti e cure premurose. Nelle ultime due settimane, però, ci sono stati molti casi di Covid-19 e ciò ha generato grande preoccupazione”, ha spiegato una volontaria.
Le mense rispettano le direttive del ministero della Salute, per cui per ogni tavolo siedono tre o cinque persone, non di più.
Padre Joseph Lê Quang Uy ha raccontato, con un messaggio sui social, di non poter tornare dai propri fratelli e sorelle a Saigon, ma a soffrire di più per questa situazione sono “i poveri, gli anziani soli, i disabili, i lavoratori, i venditori ambulanti, le gente di strada. Queste persone stanno subendo le perdite maggiori a causa della pandemia”.
“Le attività caritatevoli sono state svolte con successo grazie alla partecipazione e al sostegno dei volontari. C’è chi ci sostiene finanziariamente, chi dona acqua e cibo. Nei vari distretti riusciamo a servire dalle 200 alle 300 persone”, ha aggiunto il missionario, che ha poi concluso il suo messaggio: “Che Dio benedica tutti voi e i nostri piccoli sforzi. Che Dio benedica i nostri fratelli e sorelle vicini e lontani, e i benefattori che ci hanno aiutato. E soprattutto, preghiamo per le vittime di questa pandemia”.
Ieri in Vietnam si sono registrati 293 nuovi contagi, portando il numero totale degli infetti a 10.630. Oggi l’amministrazione locale di Ho Chi Minh ha approvato l’estensione delle norme di distanziamento per altre due settimane: i servizi e le attività commerciali non essenziali continueranno ad essere sospesi, e anche all’aperto non saranno consentiti raduni di più di cinque persone.