Hanoi: ergastolo nel secondo processo a Truong My Lan
La corte ha riconosciuto colpevole la magnate immobiliare di appropriazione indebita. Nel primo procedimento concluso ad aprile i giudici avevano comminato la pena capitale, contro la quale pende il ricorso in appello. Hanoi ha emesso oltre 2mila condanne a morte negli ultimi decenni con più di 400 esecuzioni.
Hanoi (AsiaNews) - Nuova condanna, stavolta all’ergastolo, per la 68enne imprenditrice e magnate dell’immobiliare Truong My Lan, che in un primo procedimento concluso ad aprile si è vista comminare la pena capitale in relazione a una frode di 12,5 miliardi di dollari, pari al 3% del Pil del Vietnam nel 2022. Oggi la corte penale di Ho Chi Minh City ha giudicato colpevole la donna di appropriazione indebita di proprietà del valore di miliardi di dollari, in un crescendo di procedimenti - e arresti - del governo di Hanoi nella campagna anti-corruzione dietro la quale vi è la lotta interna per il potere.
Il procedimento è stato diviso in due parti per le molte accuse avanzate nei confronti della magnate e il verdetto di colpevolezza emesso oggi, che prevede una pena massima dell’ergastolo comminata dai giudici in fase di lettura della sentenza, si aggiunge alle vertenze già avviate: Lan, infatti, è in attesa del verdetto di appello per la condanna a morte nel primo filone processuale.
Hanoi ha emesso oltre 2mila condanne a morte negli ultimi decenni e ha inviato fra le mani del boia più di 400 prigionieri. Secondo l’ordinamento giuridico del Vietnam, la pena capitale è prevista per 14 diversi reati, ma in genere viene applicata solo nei casi di omicidio e traffico di droga.
“Stare qui oggi è un prezzo troppo doloroso per me da pagare. Lo considero il mio destino e un incidente di percorso” ha dichiarato ai giudici la presidente dell’impresa immobiliare Van Thinh Phat, nella sua arringa finale la scorsa settimana secondo quanto riferito da VNexpress online. “Per il resto della mia vita, non dimenticherò mai che le mie azioni - ha concluso l’imprenditrice - hanno colpito decine di migliaia di famiglie”.
Altre 33 persone sono state processate in qualità di coimputati nel caso, ma i dettagli sugli altri verdetti non sono stati resi pubblici. Secondo quanto riferiscono i media di Stato, oltre all’ottenimento di proprietà tramite frode, Lan è stata condannata anche per riciclaggio di denaro e trasferimento illegale di denaro trans-frontaliero. La donna avrebbe raccolto secondo l’accusa fino a 1,2 miliardi di dollari da quasi 36mila investitori, emettendo obbligazioni in modo illegale e fraudolento attraverso quattro società.
È stata inoltre giudicata colpevole di aver sottratto 18 miliardi di dollari e di aver utilizzato società da lei controllate per trasferire illegalmente più di 4,5 miliardi dentro e fuori il Vietnam tra il 2012 e il 2022. Al momento non è chiaro se ricorrerà in appello contro il verdetto e non è ancora stata fissata una data per l’udienza di appello contro la condanna a morte.
L’arresto della Lan nell’ottobre 2022 (e la successiva pena capitale mediante iniezione letale) è parte di una iniziativa anti-corruzione chiamata “Fornace ardente” avviata nel 2016 e che, sei anni più tardi, ha registrato una decisa accelerazione che ha colpito e travolto le alte sfere del Paese. Due presidenti e due capi del governo sono stati costretti alle dimissioni negli ultimi anni, ma è solo la punta dell’iceberg che comprende centinaia di funzionari del partito comunista di tutti i livelli; per alcuni è stata chiesta la condanna a morte.
Moltissime le persone arrestate o le sanzioni disciplinari comminate, nel tentativo di arginare un fenomeno che rischia di minare l’economia del Paese come dimostra la vicenda relativa alla “crisi” nell’immatricolazione dei veicoli. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e altre ong presenti sul terreno, la corruzione è così radicata che in alcune province molte persone dicono di pagare tangenti solo per ottenere servizi e cure mediche persino negli ospedali pubblici.