15/01/2025, 10.14
VIETNAM-RUSSIA
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Hanoi firma accordo con la russa Rosatom sull'energia nucleare

A sottoscrivere il patto il premier russo Mishustin in visita nella capitale vietnamita. Accordi di cooperazione anche nell'economia digitale e nelle comunicazioni wireless. L'obiettivo è rafforzare Il commercio bilaterale che tra i due Paesi è stato di soli 3,6 miliardi di dollari nel 2023. Mosca cerca nuovi mercati per aggirare le sanzioni occidentali.

Hanoi (AsiaNews) - Dopo aver giocato la carta dell'energia atomica nel tentativo di rilanciare le alleanze in Medio oriente, soprattutto in Turchia, la Russia guarda a nuove alleanze in Asia: in questa prospettiva si inserisce la firma, arrivata ieri 14 gennaio, fra Mosca e Hanoi di un accordo in tema di nucleare che si somma ad altri contratti di collaborazione fra i due Paesi. A siglare il patto il primo ministro russo Mikhail Mishustin, in questi giorni in visita nella capitale vietnamita, Paese che vuole rilanciare i programmi ambiziosi in tema di energia nucleare sospesi per anni nel tentativo di rispondere al fabbisogno interno, in particolare nel comparto industriale.

In un quadro di complicate alleanze regionali e globali, finora Hanoi ha saputo stringere e mantenere strette relazioni con Mosca, Washington e Pechino. Inoltre, la Russia per molto tempo è stata il principale fornitore di equipaggiamento militare, così come i giganti del petrolio e del gas russo hanno operato in ampie porzioni del mare cinese meridionale, comprese aree rivendicate dalla Cina. A firmare l'accordo di ieri, i cui contenuti restano segreti, i responsabili della Rosatom (la società statale russa per l'energia atomica) e l'azienda elettrica statale vietnamita Evn, che hanno concordato un rafforzamento della collaborazione nel comparto energetico.

Il Vietnam sta cercando di rilanciare i piani sul nucleare civile, dopo aver accantonato la costruzione di due centrali nucleari nel 2016 a causa dell'aumento dei costi e delle preoccupazioni sulla sicurezza. L'obiettivo è contribuire a rendere efficiente a livello energetico il Paese e raggiungere il target di riduzione delle emissioni aggiuntive di gas serra entro il 2050. Il premier russo Mishustin ha anche avuto colloqui bilaterali con il suo omologo Pham Minh Chinh e ha incontrato il capo del Partito comunista vietnamita To Lam e il presidente dell'Assemblea nazionale vietnamita Tran Thanh Man, mentre oggi vedrà il presidente Luong Cuong.

“Il Vietnam è un importante partner della Russia nel Sud-est asiatico” ha dichiarato Mishustin al primo viaggio nel Paese del Sud-est asiatico, il quale ha aggiunto che “oggi intendiamo discutere un piano globale di cooperazione tra Russia e Vietnam, che durerà fino al 2030”. Una collaborazione che non sarà certo apprezzata dagli Stati Uniti, che hanno imposto decine di sanzioni alle filiali e agli alti funzionari di Rosatom bollate dal gigante russo dell'energia “infondate e illegali” e una “forma di concorrenza sleale” degli Usa. Nel frattempo Mosca ha anche accettato di trasferire una nave da ricerca marittima in Vietnam, secondo un accordo firmato dal ministero della Difesa di Hanoi e dal ministero della Scienza russo. A questo si aggiungono gli accordi di cooperazione nell'economia digitale e nelle comunicazioni wireless.

In questi giorni è giunto ad Hanoi anche il direttore generale di Rosatom Alexey Likhachev per ribadire l'impegno della società a costruire centrali nucleari e condividere le conoscenze di Mosca in materia. Il mercato asiatico rappresenta uno sbocco importante per sviluppare nuovi rapporti e compensare il crescente isolamento internazionale legato alla guerra in Ucraina. A giugno anche il presidente russo Vladimir Putin si era recato in Vietnam per concordare una tabella di marcia dei lavori nel settore della scienza e della tecnologia atomica. Hanoi e Mosca intrattengono relazioni diplomatiche dal 1950 e sono stretti alleati dai tempi della Guerra fredda. Il commercio bilaterale è stato di soli 3,6 miliardi di dollari nel 2023, rispetto ai 171 miliardi con la Cina e ai 111 miliardi con gli Stati Uniti. E se la Russia ha rappresentato l'80% delle esportazioni di armi del Vietnam dall'inizio degli anni duemila, questa percentuale è diminuita nel corso degli anni a causa dei tentativi di Hanoi di diversificare le forniture.

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