Hanoi, torna in carcere il blogger cattolico Nguyen Huu Vinh
Deve scontare cinque anni di reclusione. Era stato condannato insieme alla sua assistente per aver “violato gli interessi dello Stato” pubblicando articoli online. Gli avvocati della difesa affermano che il processo non è stato democratico: “L’accusa si basa su false prove e sotto l’attuale codice penale Vinh è innocente”.
Hanoi (AsiaNews/Rfa) – Una corte legale di Hanoi ha rigettato la richiesta di appello del blogger cattolico Nguyen Huu Vinh, che dovrà tornare in prigione per scontare cinque anni di reclusione. L’uomo è stato condannato lo scorso marzo insieme alla sua assistente per aver pubblicato online articoli contro lo Stato.
Nguyen Huu Vinh, 60 anni, è un ex poliziotto e ha avuto legami in passato con il Partito comunista vietnamita. Arrestati nel maggio 2014, Huu Vinh e la sua assistente erano stati rinviati a giudizio dopo sei mesi di detenzione ingiustificata per violazione dell’articolo 258, che punisce gli “abusi di libertà e democrazia” e il “violare gli interessi dello Stato”.
Fondato nel 2007, il suo blog “Ba Sam” pubblicava articoli e saggi critici nei confronti del governo di Hanoi, ottenendo milioni di visualizzazioni. Lo spazio ospitava anche un forum per lanciare accuse feroci contro la politica “imperialista” di Pechino nel mar Cinese meridionale.
Tran Vu Hai, avvocato difensore del blogger, si è scagliato contro la decisione della corte, dichiarando che le procedure del dibattimento in aula sono state “non democratiche”. Quando l’udienza è iniziata, ha detto il legale, “il giudice capo ha dichiarato che avrebbe ascoltato entrambe le parti, ma poi ha rigettato tutti i nostri argomenti. In alcuni momenti si è espresso a favore degli accusatori e infine ha emesso questa sentenza”.
Gli avvocati difensori continuano a ripetere che la condanna di Vinh deriva da false prove e che “sotto il nuovo codice penale del Vietnam, egli è innocente”. Federation for Human Rights (Fidh), gruppo per i diritti umani con sede a Parigi, ha condannato la decisione della corte di Hanoi e ha rivolto un appello al governo vietnamita affinché cessi “la continua repressione dei dissidenti pacifici”. Secondo l’organizzazione Human Rights Watch (Hrw), vi sono fra i 150 e i 200 blogger e attivisti rinchiusi nelle carceri vietnamite
Negli anni passati, Vinh è stato anche oggetto di percosse per aver coperto con articoli e lunghe cronache i processi ai danni di attivisti pro diritti umani e gli abusi contro la comunità cattolica della capitale.
Pur dal carcere dove è rinchiuso, il blogger ha fatto sentire la sua voce durante lo scandalo sull’inquinamento che ha colpito le province centrali del Vietnam negli ultimi mesi, accusando Hanoi di aver represso manifestazioni pacifiche di protesta.