Hai, buddista vietnamita: il Giubileo della misericordia “ha cambiato la vita della mia famiglia”
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Nella mia famiglia “siamo in sei e abitiamo nella provincia di Bến Tre. Stiamo piantando alberi di albicocco per venderli nel nuovo Anno Lunare (2016). Poco tempo fa, mio fratello minore e mia sorella hanno avuto il cancro all’ultimo stadio. Alcuni parrocchiani di Cái Mơn ci hanno fatto visita e sostenuto nello spirito. Siamo rimasti molto colpiti dal loro atteggiamento. Ora abbiamo appeso l’immagine della Divina Misericordia sull’altare della nostra famiglia. Questa figura è molto sacra. Stiamo vincendo la paura della morte per vivere in pace i giorni che ci restano. Amiamo e crediamo in questa Immagine”. Così Hai, immigrato buddista del distretto Bình Tân (Ho Chi Minh City), racconta i primi frutti che l’apertura del Giubileo della Misericordia ha portato in Vietnam.
Tutte e 26 le diocesi del Paese hanno inaugurato l’Anno Santo il 13 dicembre scorso. A Ho Chi Minh City, l’arcivescovo Paul Bùi Văn Đọc ha aperto la Porta Santa nella cattedrale di Notre-Dame (nella foto), insieme ad 80 sacerdoti e più di 2mila fedeli: “Con questo Giubileo della Misericordia – ha detto il presule – ci avviciniamo ai poveri e ai sofferenti. Tutti noi dobbiamo vivere in modo pacifico, lasciando posto all’altro e compiendo le opere di carità”.
I fedeli hanno poi pregato il rosario alla Madonna, nel giorno dell’Immacolata Concezione. P. Dominique, vicario della parrocchia di Tân Việt, ha ricordato ai fedeli che “il Santo Padre ci invita a guardare alla Signora dell’Immacolata Concezione, che è la prima persona a cui è stata rivelata la misericordia di Dio. Maria è stata invitata a partecipare al piano redentore di Dio. Questo è quello che dobbiamo fare in quest’anno: contemplare la misericordia di Dio e pregare Maria. Possiamo incontrare Dio nel nostro cuore solo se viviamo in un certo modo con le altre persone”.
Joseph, parrocchiano e membro della Commissione pastorale di Tân Việt, dice ad AsiaNews: “Penso che in Vietnam oggi ci siano molte visioni conflittuali, e l’indifferenza si vede ogni giorno nella società. Per sconfiggerla, ogni famiglia deve vivere prima di tutto con amore al suo interno, testimoniando il Vangelo ogni giorno, e poi aiutando i bambini che sono in circostanze difficili”.
L’apertura del Giubileo in Vietnam è stato un momento apprezzato anche da membri di altri religioni. Theresa, donna 50enne, racconta: “I miei parenti sono ancora tutti buddisti, ma amano l’immagine della Divina Misericordia e questo Anno Santo. Per quanto mi riguarda, penso che l’amore di Gesù sia la dimostrazione della misericordia del Padre”.