Guru indù critica Madre Teresa. Mons. Mascarenhas: ‘Meglio ignorarlo’
Il famoso santone Baba Ramdev sostiene che la santa di Calcutta avrebbe ottenuto il più alto riconoscimento civile solo perché cristiana, e non per aver servito i poveri. Gruppi cristiani sostengono che il suo parere è ingiustificato. Segretario dei vescovi: “Non servono a nessuno le divisioni sulla religione”.
New Delhi (AsiaNews) – Un famoso santone radicale indù ha criticato la scelta dell’allora governo indiano che nel 1980 ha premiato Madre Teresa con la più alta onorificenza civile per il suo infaticabile impegno in favore dei poveri. Le affermazioni del guru Baba Ramdev risalgono al 26 gennaio e hanno scatenato aspre polemiche non solo tra i cattolici, ma anche tra tanti indiani che riconoscono l’indiscusso valore della santa di Calcutta. Ad AsiaNews mons. Theodore Mascarenhas, segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci), afferma: “È meglio ignorare simili affermazioni. Madre Teresa meritava il premio. È stata un simbolo di compassione e servizio. Il suo impegno è riconosciuto da tutta l’India, a prescindere dalle divisioni di casta e religione”.
Partecipando ad un incontro a Prayan, in Uttar Pradesh, il santone ha detto che la Madre dei poveri sarebbe stata insignita del “Bharat Ratna” solo perché cristiana. Poi lamentava il fatto che il premio, dato per i servizi resi alla nazione, è stato conferito ad attori ed esponenti politici, ma mai a esponenti della religione indù.
Il segretario dei vescovi limita la portata della dichiarazione: “Se una o due persone esprimono un simile parere, esse non contano nella mente e nelle opinioni della maggioranza. Per noi sono insignificanti. Allo stesso tempo, è un grande onore che il Paese abbia premiato una nostra santa. Ciò che dicono gli altri non conta, perché lo Stato ha riconosciuto il suo valore”.
Il Bharat Ratna è un premio istituito nel 1954 dal primo presidente Rajendra Prasad. In 65 anni, è stato consegnato 58 volte ad attivisti, attori, e persino star del cricket. Gli unici due non indiani premiati sono stati Madre Teresa e Nelson Mandela.
Diversi gruppi cristiani hanno criticato quanto affermato dal Baba di fronte ai giornalisti. Tra questi, la Telangana Christian Association e la United Christian Association del distretto di Mahbubnagar, che etichettano le sue parole come “motivate e ingiustificate”. Le associazioni ribadiscono che “l’India è un Paese laico e ogni cittadino ha il diritto di servire la nazione e il suo popolo”. Poi aggiungono che Madre Teresa “ha servito l’umanità, gli oppressi, e persino i bambini orfani e i malati sofferenti di lebbra. Ha diffuso nella società il messaggio di amore e pace”.
Mons. Mascarenhas conclude: “Nessuno guadagna niente da queste divisioni effettuate marcando la religione e le caste. La Chiesa cattolica andrà avanti a prescindere dal fatto che le vengano date o meno dei riconoscimenti. Continuiamo a lavorare per i poveri e per i bisognosi”.