Gujarat, comitato elettorale accusa l’arcivescovo di ‘generare paura’
Mons. Macwan chiamato a difendersi sulla lettera pastorale della scorsa settimana a proposito delle elezioni in Gujarat. Le proteste arrivano dall’Osservatorio per i diritti legali che chiede “azione immediata”. Nella lettera, egli invitava a votare secondo coscienza.
Gandhinagar (AsiaNews) – Il comitato elettorale del Gujarat chiede spiegazioni a mons. Thomas Macwan, arcivescovo di Ganghinagar, sulla lettera pastorale da lui inviata a riguardo delle prossime elezioni. La notifica è giunta due giorni fa, riporta il The Indian Express.
Il Gujarat è uno Stato “modello” per il Bjp, il partito nazionalista indù, che teme una sconfitta alle prossime elezioni.
Nel testo della lettera, mons. Macwan aveva fatto appello alla comunità cristiana perché votasse secondo coscienza, ribadendo che la Chiesa “non si schiera con nessun candidato o partito”, ma chiede “di pregare per dei buoni leader”.
La richiesta di spiegazioni è giunta sotto forma di una notifica inviata attraverso il funzionario elettorale distrettuale. Nello specifico, l’arcivescovo è chiamato a difendersi e spiegare in che modo la sua lettera pastorale non rappresenti una violazione del codice morale di condotta.
I funzionari riferiscono che la misura è stata presa a seguito di una lamentela inoltrata dall’organizzazione Osservatorio per i diritti legali al Comitato elettorale dell’India (Ec). Il gruppo richiede “azione immediata” contro l’arcivescovo, affermando che la sua missiva è un tentativo di “generare paura” fra gli elettori e “dividere il popolo sulla base di casta e religione”.
L’arcivescovo risponde che “la lettera è stata inviata alla comunità cristiana perché pregasse. Possiamo sempre pregare affinché siano elette brave persone come nostri leader. Non è stata inviata con nessun intento malevolo di ferire qualcuno”.
Le elezioni in Gujarat si terranno in due tornate, il 9 e il 14 dicembre.