Guizhou: può tenere il figlio una donna a cui il governo aveva ordinato di abortire
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Una donna gestante a cui era stato ordinato di abortire per la legge sul figlio unico, ha ricevuto oggi il permesso di tenere il bambino, forse a causa della pressione dei media.
La Xinhua ha spiegato che l’ordine di abortire veniva dai responsabili locali del family planning; l’ordine di mantenere la gravidanza è venuto dai responsabili provinciali del Guizhou.
La donna, Tan Yi, aveva ricevuto il permesso dalla sua città natale, Huangshan (Anhui) – dove lei ha la residenza – di poter avere un altro figlio, essendo divorziata dal padre del suo primo figlio.
In seguito, lei e il suo nuovo marito sono andati a vivere e lavorare nella contea di Libo (Guizhou), dove invece le hanno ordinato di abortire il feto perché in quella provincia la legge sul figlio unico viene applicata in modo molto restrittivo.
Tan Yi, che è al quinto mese di gravidanza, è un insegnante. I responsabili l’hanno minacciata che se non avesse abortito entro la fine di maggio, sarebbe stata licenziata. Le autorità avevano anche aperto un’inchiesta per vedere se Tan Yi aveva apposta mosso la sua residenza nell’Anhui per avere il nuovo figlio.
L’Anhui permette alle coppie di avere un figlio se hanno non più di due bambini da matrimoni precedenti; il Guizhou lo permette se la coppia ha solo un figlio dai matrimoni precedenti. Nel caso di Tan Yi, va detto che il suo nuovo marito ha un figlio dal precedente legame.
La loro storia è stata diffusa dai media e grazie alla pubblicità, il loro caso è stato risolto in modo positivo.
Ma essa mostra come la legge sul figlio unico venga applicata con modalità diverse nelle varie regioni della Cina, e che vi sono ancora forti restrizioni, nonostante le pubblicità sul suo allentamento. Rimane comunque il fatto che in ogni caso è lo Stato e i responsabili del family planning a concedere l’opportunità di avere un figlio.