Guangxi, alto funzionario espulso dal partito con l’accusa di corruzione
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Sun Yu, ex vice-presidente della regione autonoma del Guangxi, è stato rimosso da tutti gli incarichi di governo ed espulso dal partito comunista con l’accusa di corruzione. Il 51 enne politico originario della regione è solo l’ultimo di una lunga serie di ufficiali puniti alla vigilia del Plenum del Comitato centrale, che ha preso il via ieri nella capitale cinese.
Secondo quanto riferito dal Ministero cinese della supervisione e dal Comitato centrale di disciplina, Sun Yu avrebbe “violato in maniera grave il codice di disciplina del Partito” ed è stato rimosso da tutti gli incarichi ed espulso dal partito. Durante il periodo in cui era nel governo locale egli ha occultato una ingente somma di denaro pubblico, deviandolo su conti personali per finanziare una condotta di vita definita “immorale e decadente”. La somma, per un valore complessivo di 40 milioni di yuan (poco meno di 6 milioni di dollari Usa), era destinata a finanziare progetti per il controllo delle alluvioni nel Guilin ed è stata sottratta mediante la falsificazione continua dei documenti.
I giornali locali lo accusano di aver mantenuto relazioni extraconiugali con quattro donne diverse – già sposate – e le indagini hanno preso il via, lo scorso anno, per la denuncia presentata alle autorità dal marito di una delle sue “concubine”.
Eletto a sindaco di Guigang negli anni ’90, nel 1998 – a soli 41 anni – è stato promosso a vice-presidente del Guangxi; considerata la sua appartenenza alla minoranza etnica locale, egli avrebbe ben presto potuto concorrere per la massima carica della regione. Prima dell’espulsione era a capo dei dipartimenti dell’agricoltura, delle risorse idriche, delle foreste e degli affari civili.
L’allontanamento di Sun Yu segue di due giorni la cacciata di Yu Youjun, capo del ministero della Cultura e astro emergente della politica cinese, perché implicato in almeno due casi di corruzione risalenti al 2002 e 2003 quando era sindaco di Shenzhen.
Nonostante i proclami di facciata da parte delle autorità centrali, resta alta la corruzione fra i membri del partito e gli amministratori provinciali, che violano i diritti della gente confidando nell’impunità per il ruolo ricoperto e le difficoltà nelle denunce.
30/10/2020 12:09
26/10/2020 09:01
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