Gruppi sauditi per i diritti umani all’attacco per le nozze di una bambina con un 50enne
Sulla questione dei matrimoni dei bambini la Commissione per i diritti umani torna a fare pressioni per ottenere che sia stabilita un’età minima. Lo stesso Shoura Council, massimo organismo consultivo del Regno, ha chiesto tempo fa al suo comitato per gli affari sociali, la famiglia e la gioventù di preparare uno studio e presentarlo per la discussione.
Riyadh (AsiaNews) - Sui matrimoni delle bambine tornano all’attacco i gruppi sauditi di tutela dei diritti umani. La Commissione per i diritti umani ha annunciato l’organizzazione di un forum sul tema, cui intende far partecipare importanti dipartimenti governativi. L’obiettivo è quello di fare pressioni per ottenere una disposizione di legge che fissi un’età minima per potersi sposare.
L’iniziativa segue di pochi giorni la notizia data dal quotidiano saudita Al-Watan delle nozze tra una ragazzina di 13 anni e un uomo di 50. La bambina, studentessa della scuola coranica di Najram, è stata data in matrimonio da suo padre a un pensionato, malgrado l’opposizione di altri componenti della famiglia, in primo luogo il nonno. Quest’ultimo ha espresso disgusto verso suo figlio, sostenendo che la giovane era stata plagiata. Secondo il padre, invece, le obiezioni degli altri membri della sua famiglia erano dovute semplicemente a dissidi interni. E, infine, colui che ha sancito le nozze, Sheikh Saad Al-Yami ha dichiarato che la bambina era consenziente.
Il presidente della Commissione per i diritti umani, Bandar Al-Iban, ha parlato di “evidente violazione dei diritti dei bambini, a un’età nella quale ella ha necessità di godere della cura della sua famiglia, della sua educazione e della normale vita di una bambina”.
La questione dei matrimoni dei bambini è oggetto di periodiche polemiche nella penisola arabica tra chi ne chiede il divieto e chi ne afferma la possibilità in base alla legge islamica, citando il comportamento dello stesso Maometto. In questo quadro, all’inizio di quest’anno, la Commissione per i diritti umani ha creato un comitato per studiare la questione e ha chiesto prove ufficiali per stabilire l’età minima per sposarsi, sulla base degli studi presentati dal comitato per l’infanzia del Ministero della sanità. La Commissione, inoltre, sottolinea l’importanza di una unità sociale contro tali matrimoni e in particolare il ruolo dei media di rendere nota ogni violazione dei diritti dell’infanzia.
Lo stesso Shoura Council, massimo organismo consultivo del Regno, ha chiesto tempo fa al suo comitato per gli affari sociali, la famiglia e la gioventù di preparare uno studio e presentarlo per la discussione.
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