Gran muftì saudita, giovani non andate all’estero per fare la jihad
Lo sheikh Abdulaziz in una dichiarazione diffusa dall’agenzia ufficiale, mette in guardia contro la strumentalizzazione da “forze esterne”. E’ contro la legge islamica partecipare ad una guerra santa non condonata dalle autorità religiose.
Riyadh (AsiaNews) – I giovani non debbono andare all’estero per fare la Guerra santa, perché la situazione è “complessa e non chiara” e, mancando della necessaria esperienza, “possono essere attratti da elementi deviati”. L’affermazione è del gran muftì dell’Arabia Saudita, Abdulaziz bin Abdullah bin Mohamed Al Al-sheikh ed è stata fatta in un discorso del quale ha dato notizia l’agenzia ufficiale SPA.
Rivolgendosi ai giovani, la massima autorità religiosa sunnita del Paese ha sostenuto che “questi giovani sono entusiasti della loro religione, ma mancano del livello di conoscenza che li rende capaci di distinguere tra i comportamenti giusti e sbagliati.
Poiché è contro la legge islamica partecipare ad una guerra santa non condonata dalle autorità religiose, “compiendo queste cose – ha proseguito – i giovani commettono alcune violazioni dell’ordine e dell’insegnamento islamico, compresa la disobbedienza ai nostri governanti e si mettono a rischio di essere attratti da elementi deviati e usano male il loro entusiasmo per dare vantaggi politici e militari ad ambienti sospetti”.
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