Governo dell’Uttar Pradesh: giro di vite sui radicali indù contrari al Natale
Il ministro dell’Interno federale telefona al chief minister Yogi Adityanath. I militanti dell’Hindu Jagrant Manch minacciavano le scuole cattoliche. “Assicurare che la libertà di praticare la propria religione sia protetta a tutti i costi”.
Agra (AsiaNews/Agenzie) – Il governo dell’Uttar Pradesh annuncia un giro di vite contro il gruppo radicale indù che aveva minacciato di rovinare le celebrazioni del Natale nelle scuole cattoliche. L’amministrazione del distretto di Agra ha chiesto all’Hindu Jagrant Manch (gruppo di vigilanti indù) di sottoscrivere una fideiussione di un milione di rupie e presentare una dichiarazione in cui assicura che i suoi attivisti non si macchieranno di alcun atto di disturbo ai danni delle scuole.
La presa di posizione arriva all’indomani di una telefonata tra Rajnath Singh, ministro dell’Interno federale, e Yogi Adityanath, chief minister dello Stato in questione. La conversazione è avvenuta alla presenza di una delegazione cattolica guidata dal card. Baselios Cleemis, presidente della Conferenza episcopale indiana, che due giorni fa ha lamentato al ministro le preoccupanti discriminazioni che i cristiani indiani stanno subendo durante questo periodo di Natale.
L’episodio che ha suscitato più apprensione è stato l’arresto e la detenzione di 30 seminaristi e due sacerdoti cattolici a Satna, in Madhya Pradesh, impegnati nei villaggi con canti di Natale. Nel caso specifico dell’Uttar Pradesh, questa settimana l’Hindu Jagrant Manch, una fazione giovanile di estrema destra legata ad Adityanath, ha lanciato un avvertimento alle scuole cattoliche di Aligarh: non celebrare il Natale perché “induce” alla conversione dei bambini. Per ritorsione, nel caso in cui qualche istituto avesse osato infrangere il divieto, i fondamentalisti minacciavano sit-in di protesta.
Anand Kumar, direttore generale aggiunto, ha dichiarato a Times of India: “Abbiamo ordinato a tutti i capi di polizia distrettuale dello Stato di assicurare che la libertà di praticare la propria religione, così come sancita dalla Costituzione, sia protetta a tutti i costi e azioni adeguate siano adottate nel caso in cui qualcuno tenti di violarla”.
19/12/2017 14:30