Governo dell’Orissa: Nessuna urgenza per liberare gli italiani
Bhubaneshwar (AsiaNews) - Il governatore dell'Orissa, Naveen Patnaik ha detto che nè lui, nè il minister degli esteri vogliono mostrare "urgenza" nel risolvere la crisi degli italiani rapiti dai gruppi maoisti nel distretto di Kandhamal. Fonti di AsiaNews affermano che il governo pensa che i maoisti non hanno intenzione di fare del male ai due turisti, Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, e per questo non c'è fretta. Le stesse fonti affermano che il governo non ha alcuna intenzione di soddisfare le richieste dei rapitori.
Intanto, il gruppo dei ribelli maoisti ha spostato ancora una volta la data dell'ultimatum al 24 marzo. I maoisti hanno diffuso una lista di 14 richieste da soddisfare, fra cui la scarcerazione di 600 prigionieri, un compenso alle famiglie di maoisti uccisi in prigione, il blocco dei progetti e degli espropri di terre dei tribali e la chiusura di alcune aree degli adivasi ai turisti. Come segno di buona volontà essi hanno fermato tutte le operazioni di guerriglia.
Ieri, allo scadere del secondo ultimatum, essi avevano suggerito tre nomi di personalità che agissero da mediatori fra loro e il governo dell'Orissa. Uno di loro si è rifiutato perché non si fida del governo che in passato non ha mantenuto le sue promesse; un altro è stato rifiutato dal governo stesso. Oggi il gruppo ribelle ha diffuso i nomi di altri due mediatori. Essi sono D Sharma, un ex burocrate e Prafulla Samantray, un attivista.
Da parte sua Patnaik ha nominato tre persone come negoziatori per lo Stato dell'Orissa. Si tratta di UN Behera, segretario per gli interni; PK Jena, segretario della dipartimento Panchayati Raj; SK Sarangi, -Secretary, ST a segretario de Dipartimento dello sviluppo.