Governo Islamabad prolunga censimento. Minoranze: tutti siano realmente contati
Estese le operazioni fino al 10 aprile dopo le critiche sulle aree non coperte e altre segnalazioni di gravi inadempienze. Il timore di alcune comunità è che il risultato del censimento possa non riflettere fedelmente la demografia del Paese come già avvenuto nel 2017.
Lahore (AsiaNews) - Il governo pakistano ha deciso di prolungare fino al 10 aprile le operazioni del censimento generale della popolazione, che avrebbero dovuto concludersi il 4 aprile. Da più parti erano state sollevate in questi giorni preoccupazioni per il fatto che alcune aree non fossero state coperte dai rilevatori.
Il Centro per la giustizia sociale (CSJ), - che da un mese monitora il processo del censimento con propri volontari in tutto il Pakistan – aveva rivolto un appello per l’estensione dei termini al primo ministro Shahbaz Sharif. “Va garantito che i problemi siano affrontati immediatamente e creata fiducia nel processo e nei risultati finali", ha dichiarato Peter Jacob, direttore esecutivo del CSJ.
Dal monitoraggio sono emerse gravi carenze nel personale mobilitato e nella formazione degli operatori sul campo, che spesso tralasciano domande su temi come le persone con disabilità, l'identità religiosa, la lingua madre. Il questionario stesso, per esempio, non contempla il kashmiri tra le opzioni delle lingue parlate in Pakistan. Il timore delle comunità minoritarie è che il risultato del censimento possa non riflettere fedelmente la propria demografia.
Ata-ur-Rehman Saman, attivista cristiano, ha commentato ad AsiaNews: “L'attuale censimento è stato avviato dopo che i risultati di quello precedente del 2017 sono stati rifiutati dai principali partiti politici, comprese le minoranze religiose. L’Ufficio pakistano di statistica dovrebbe affrontare le questioni sollevate dalle comunità. In caso contrario, questa attività non avrà alcun esito e il suo destino non sarà diverso dai risultati del censimento del 2017”.
13/03/2023 08:50