Governatore di Jakarta: No al velo islamico obbligatorio nelle scuole
Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama, cristiano, ha parlato a 1700 presidi della metropoli affermando che ogni studente è libero di scegliere quali indumenti indossare: “I musulmani non possono costringere tutti gli altri a seguire i loro precetti”.
Jakarta (AsiaNews) – Le studentesse non possono essere costrette a vestire il velo islamico, l’Indonesia rispetta ogni religione e non obbliga a seguire alla lettera il Corano. Lo ha detto Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama, governatore di Jakarta, rivolgendosi ai 1700 dirigenti scolastici della metropoli che, sotto la spinta di gruppi fondamentalisti musulmani, vogliono rendere obbligatorio l’uso dell’hijab all’interno delle strutture scolastiche.
Il governatore, cristiano e di etnia cinese, ha spiegato che aveva preso la stessa posizione quando era a capo del distretto di East Belitung (provincia di Bangka-Belitung): “Quel distretto è a maggioranza musulmana, circa il 93%. Quando c’è stata una richiesta di massa per costringere le studentesse ad indossare l’hijab, io mi sono opposto”. Ahok ha spiegato che “se tu (come musulmano) ritieni che questo speciale indumento rappresenti la tua fede, allora sei libero di indossarlo. Ma non puoi chiedere a tutti di vestirlo se loro non vogliono farlo”.
Parlando ai media, il governatore ha chiesto di non creare un caso sulla vicenda, assicurando di avere apprezzamento per la fede islamica: “Non voglio discutere di teologia con tutte le fazioni, ma sono d’accordo con voi se incoraggiate i vostri figli a studiare a memoria il Corano fin dall’infanzia”. Egli ha aggiunto che l’hijab non è un indumento associabile in modo automatico all’islam: “Anche gli ebrei e alcune comunità cristiane del Medio Oriente vestono lo stesso capo d’abbigliamento”.
La costrizione delle ragazze ad indossare l’hijab è diventato oggetto di polemiche da circa un decennio. Il primo a criticare la pratica è stato l’ex ministro dell’Educazione Daud Joesoef. Quando le comunità musulmane iniziarono a fare pressioni affinché anche gli istituti cattolici mettessero l’obbligo del velo, il politico rigettò le richieste affermando che le scuole dovevano adottare le loro uniformi.
A marzo 2015 il fronte islamico estremista ha esultato per la decisione del capo della polizia di permettere agli agenti donne di vestire l’hijab.
Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama è uno dei pochi leader politici indonesiani che lotta in prima fila per la libertà di coscienza. Lo scorso luglio il governatore di Jakarta ha promosso una battaglia per i diritti civili della minoranza ahmadi, ritenuta eretica dalla maggioranza musulmana sunnita.
L’Indonesia è il primo Paese al mondo come numero di cittadini di fede musulmana (più di 200 milioni) ma possiede una Costituzione laica che tutela ogni credo religioso.