Gli sciamani russi eleggono il leader supremo: 'Ora Mosca ci riconosca'
Per la prima volta, gli esponenti della religione tradizionale della Siberia si riuniscono in un Congresso per eleggere lo Sciamano Supremo: Kara-Ool Dopchun-Ool. Gli adepti della tradizione animista non vogliono fondi dallo Stato e non chiedono di erigere luoghi di culto. Promessa battaglia contro gli impostori che truffano il popolo.
Mosca (AsiaNews) – Gli sciamani di Russia hanno intenzione di unirsi in un’unica organizzazione, e ottenere il riconoscimento statale come “quinta religione religione tradizionale”. Lo ha dichiarato lo sciamano russo Artur Tsybikov alla conferenza stampa tenuta presso l’agenzia Interfax di Irkutsk (in Siberia) lo scorso 19 giugno. In effetti, nel preambolo della legge russa sulla libertà religiosa, in vigore dal 1997, è scritto che le religioni tradizionali sono quattro: Ortodossia, Islam, Buddismo e Ebraismo.
Tsybikov ha comunicato che “è stata preparata una lettera aperta all’indirizzo del presidente della Federazione Russa e al Consiglio della Federazione, con la richiesta di esaminare la questione. Nei prossimi giorni la invieremo a Mosca”. Egli ha precisato che la lettera è stata redatta dopo le prime votazioni in tutta la storia della Russia dello Sciamano Supremo del paese; in giugno è stato eletto un cittadino della regione di Tuva (in Siberia centrale, dove vivono i turchi-mongoli o urianhaj), Kara-Ool Dopchun-Ool. Il Congresso – detto dello “Spirito dell’Orso” – si è tenuto a Tuva dall’8 al 10 giugno, e l’esito delle votazioni tra gli sciamani è stato quasi unanime (115 voti su 116).
Gli sciamani non chiedono di accedere ai finanziamenti statali per il sostegno alla cultura e alla religione (che vanno per il 90% alla Chiesa Ortodossa). Secondo Tsybikov, lo sciamanesimo non ha bisogno di chiese e strutture, perché “si basa sulla presenza delle forze spirituali. Per esempio, uno dei nostri luoghi di culto è il golfo di Burkhan sull’isola Olkhon, nel lago Bajkal, dove non si può costruire alcuna chiesa. Inoltre non vogliamo dare fastidio alla gente nelle città, con la celebrazione dei nostri riti; lo sciamanesimo è un aiuto per le persone. Faremo dei centri sciamanici nostri, separati da tutto”.
Secondo i propri adepti la religione sciamanica sarebbe già molto diffusa in Russia, anche se molti suoi seguaci non vogliono farsi registrare. Secondo Tsybikov, la registrazione servirebbe ad allontanare e scoraggiare i tanti truffatori che si vendono come sciamani, distinguendoli da quelli ufficiali. “Apriremo un sito dove tutti potranno ricevere piena informazione su ogni singolo sciamano”, ha assicurato il portavoce.
Lo stesso neo-eletto Sciamano supremo Dopchun-Ool ha poi rilasciato, il 20 giugno, un’intervista a NG-Religija in cui ha ricordato la grande importanza storica dello sciamanesimo, religione presente in tante culture antiche con i Magi, i Baksy e i Khamy, e tanti altri nomi per indicare guaritori, indovini, veggenti. Il capo degli sciamani russi sostiene che “gli sciamani hanno bisogno di un leader, per iniziare un vero dialogo tra le tradizioni di popoli diversi”.
Al Congresso si è deciso di formare un consiglio di 9 membri che affianchi lo Sciamano supremo, allo scopo anche di precisare i contenuti “dottrinali” dello sciamanesimo, che a differenza delle varie forme di magia sarebbe, secondo i suoi adepti, “una vera religione, sottomessa alla divinità o agli spiriti” con delle liturgie apposite, per cui gli sciamani avrebbero “una vera funzione sacerdotale”.
Il Congresso di giugno è stato visitato e sostenuto ufficialmente dal presidente della Repubblica autonoma di Tuva, Sholban Kara-Ool, che ha ricordato come “i tuvani sono molto attaccati alle proprie antiche tradizioni. Noi siamo abituati a vivere per strada, come i nostri antenati mongoli. I nomadi conservano nell’anima un posto speciale per gli spiriti della terra, soprattutto abbiamo una grande devozione per le sorgenti. I sacramenti sciamanici sono la forza che tiene insieme il nostro popolo”.
Non è la prima volta che gruppi neo-pagani russi tentano la via della registrazione ufficiale, come si era verificato qualche anno fa anche con gli sciamani buriati di Jakuzia, nella Siberia più estrema. In tempi di forti riduzioni per la libertà religiosa delle organizzazioni meno gradite all’Ortodossia “statale”, i culti locali delle regioni asiatiche trovano in realtà nuove opportunità per essere accettate a livello ufficiale. Ad esse si può effettivamente attribuire il carattere etnico-tradizionale, a differenza dei Testimoni di Geova, Battisti e Pentecostali o Scientology, che non sfuggono all’epiteto infamante di “sette” distruttive. Questo però renderebbe anche il cristianesimo ortodosso più simile allo sciamanesimo asiatico, che a una religione evangelica.
04/04/2024 09:02