08/09/2018, 10.33
USA-TAIWAN-CINA
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Gli Stati Uniti richiamano i loro diplomatici dai Paesi che hanno rotto relazioni con Taiwan

Pochi giorni fa il Senato ha votato una legge che esige la riduzione dei rapporti e degli aiuti a governi che rompono le relazioni con Taiwan. In passato Trump ha minacciato di riconoscere Taipei.

Washington (AsiaNews/Agenzie) – Gli Stati Uniti hanno richiamato i loro alti rappresentanti diplomatici da tre Paesi dell’America centrale e dei Caraibi che hanno tagliato le relazioni con Taiwan per legarsi alla Cina popolare.

Una dichiarazione del Dipartimento di Stato Usa, diffusa oggi, comunica che gli ambasciatori della Repubblica Dominicana e del Salvador, insieme all’incaricata d’affari a Panama sono stati richiamati “per consultazioni legate alle recenti decisioni” di non riconoscere Taiwan.

Da anni Taipei e Pechino sono impegnati in una guerra diplomatica fra i Paesi in via di sviluppo, offrendo sostegno economico e altri tipi di aiuto, come merce di scambio per il riconoscimento diplomatico.

Panama ha lasciato i rapporti con Taipei per allinearsi con Pechino lo scorso anno; la Repubblica Dominicana lo ha fatto lo scorso maggio; El Salvador si è aggiunto in agosto.

La lotta di Pechino contro Taipei è divenuta ancora più serrata dopo la vittoria presidenziale di Tsai Ing-wen, del Partito democratico del progresso (Dpp) nel 2016. Il Dpp è sospettato di avere mire indipendentiste e la stessa Tsai, salendo in carica, ha taciuto sul principio della “unica Cina”.

Al presente, solo 17 Stati riconoscono Taiwan; fino a due anni fa ve ne erano 22. In Europa vi è solo il Vaticano. Ma molti Stati intrattengono rapporti economici e culturali con l’isola “ribelle” che Pechino vorrebbe far tornare all’obbedienza.

Fra gli alleati più importanti di Taiwan vi sono proprio gli Stati Uniti, sebbene Washington abbia riconosciuto la Cina popolare nel 1979. Gli Usa sono i primi fornitori di armi all’isola e sono impegnati a intervenire in caso di attacco violento a Taiwan da parte della Cina.

Tre giorni fa, il Senato Usa ha introdotto una legislazione che autorizza il Dipartimento di Stato a ridurre le relazioni e gli aiuti con ogni governo che si distacca da Taiwan.

Questa presa di posizione va ad acuire le tensioni che sono già presenti fra Usa e Cina, legate alla “guerra dei dazi”. In passato il presidente Usa Donald Trump ha minacciato di riconoscere Taiwan se Pechino non ferma la “manipolazione dello yuan” e non riequilibra la bilancia del commercio con gli Stati Uniti.

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