Giovani: la visita del papa, una speranza ‘per tutti i thai’
Presso la cattedrale dell’Assunzione oggi si erano riversati circa 7mila studenti dalle scuole cattoliche di tutto il Paese. Giovane volontaria: “La nostra piccola comunità è in realtà più grande di quello che pensavamo”.
Bangkok (AsiaNews) – Con la messa insieme ai giovani, si è praticamente conclusa la visita apostolica di Papa Francesco in Thailandia. Essa ha “portato speranza a tutto il popolo della Thailandia, non solo ai cattolici”: lo dichiara ad AsiaNews Thidarat “Ai” Taneame (foto), 23enne studente di computer grafica. Durante il viaggio del pontefice, la ragazza ha servito come volontaria tra i giovani dell’arcidiocesi di Bangkok. Dentro e tutt’intorno alla cattedrale dell’Assunzione, cuore pulsante della comunità locale, oggi si erano riversati circa 7mila studenti dalle scuole cattoliche di tutto il Paese. Tra loro vi erano molti alunni di religione buddista. Tutti hanno gioito insieme all’arrivo del pontefice (video).
“Vedere oggi il papa da così vicino è stato un miracolo per me: poterlo incontrare faccia a faccia accade una volta nella vita”, afferma una eccitata Ai. “In questi giorni – prosegue – ci siamo messi a servizio dei pellegrini e dell’intera comunità. È stato molto faticoso, ma il nostro obiettivo era stringere un’amicizia ancora più profonda con Dio e con le persone che avremmo avuto intorno; diventare cittadini migliori e offrire un contributo decisivo per la nostra nazione”.
“A mio avviso – spiega la volontaria – questo è il principale cambiamento che il viaggio apostolico del papa porterà nella comunità cattolica: il papa ha incoraggiato i giovani a darsi da fare di più per il prossimo. Inoltre, grazie a questo avvenimento storico, noi cattolici thai saremo più uniti. In questi giorni, ci siamo resi conto che abbiamo tanti fratelli e sorelle tribali (video). Questi vivono in contesti molto lontani da quelli che viviamo qui a Bangkok. La nostra piccola comunità è in realtà più grande di quello che pensavamo: abbiamo amici in tante altre parti del Paese”. Ma per Ai, il cambiamento non si fermerà solo ai cattolici. “Il papa – afferma – ha portato speranza a tutto il popolo thai”.
Sebbene siano una piccola minoranza, i giovani cattolici non mancano d'incontrarsi fra loro e con loro amici non cristiani. “Qui nella capitale, ci incontriamo soprattutto la domenica. Se poi abbiamo tempo libero a disposizione, siamo soliti condividerlo con spirito di sostegno reciproco. Questo ci rende una vera famiglia. Ma non restiamo chiusi tra noi: abbiamo tanti amici buddisti e musulmani, a volte curiosi delle nostre attività domenicali. Io sono contenta di spiegar loro quello che facciamo; spesso non immaginano che siamo impegnati in così tante attività”, dichiara Ai.
“Da sempre – conclude – l’impegno sociale della Chiesa non ha mai fatto distinzioni sulla base dell’appartenenza religiosa. I cattolici non hanno mai negato aiuto a nessuno. Sono sicura che la visita di papa Francesco darà uno slancio ancora maggiore al nostro lavoro”.
Si dice d’accordo p. Carlo Surasak Ampaporn (foto), segretario esecutivo della Commissione per i giovani dell’arcidiocesi: “La visita di papa Francesco ha ridato uno scopo a tanti giovani cattolici thai. Il Santo Padre ha fatto loro capire che l’unica cosa importante è essere persone buone; non le aspettative che i più grandi hanno nei loro confronti. Il papa ci ha portato felicità”. Francisco “Ttopp” Phongthep Kijbamroong, 32enne coordinatore dei giovani per l’arcidiocesi, aggiunge: “Non dimenticherò mai la giornata di oggi. Le parole del papa sono arrivate dritte nei nostri cuori. La sua omelia, che ci invita a mantenere salde le radici nella fede dei nostri anziani, mi ha fatto riflettere a fondo. Sono convinto che cambierà la prospettiva di molti altri”.
20/11/2019 14:43