Giava: arrestati bracconieri che uccidevano rinoceronti per il mercato nero cinese
Il capo del gruppo, attivo dal 2019 al 2023, è stato condannato a 12 anni di carcere. Si ritiene che i bracconieri abbiano ucciso 26 esemplari, un numero altissimo secondo gli animalisti locali. Alcuni ritengono che il corno di rinoceronte abbia proprietà afrodisiache.
Jakarta (AsiaNews) - Un gruppo di bracconieri è stato condannato a 12 anni di prigione per aver ucciso diversi esemplari del rinoceronte di Giava, un animale che abita la zona di Ujung Kulon, nella provincia di Banten e il cui unico corno viene utilizzato nei cosmetici e per produrre prodotti afrodisiaci. Un corno di rinoceronte può essere venduto sul mercato nero per cifre che vanno dalle 200 alle 500 milioni di rupie indonesiane.
Le autorità locali hanno comunicato che il gruppo, composto da 13 membri, era guidato da un uomo conosciuto con il nome di Sunendi. Attivi dal 2019 al 2023, sono colpevoli di aver ucciso almeno 26 esemplari, il più alto numero mai registrato per attività di bracconaggio secondo la Fondazione Auriga Nusantara.
Nella residenza di Sunendi la polizia ha confiscato una mappa geografica e ossa di rinoceronte. I corni erano destinati al mercato cinese e la compravendita avveniva grazie a un intermediario, hanno affermato le forze dell’ordine.
A Giava sono 79 i rinoceronti rimasti. Nel 2023 la Fondazione Auriga Nusantara aveva lanciato l’allarme, affermando che 15 animali risultavano scomparsi. Secondo i membri della Fondazione, i bracconieri arrestati dalla polizia provenivano probabilmente da Sumatra, altra isola nota per la presenza di rinoceronti, che però sono diversi, perché hanno due corni. Il rinoceronte di Sumatra ora esiste solo in cattività al parco nazionale di Way Kambas, nella provincia di Lampung. Chiunque può raggiungere facilmente Ujung Kulon dal mare a causa dell'assenza di attività di pattugliamento marittimo, hanno spiegato gli animalisti.