Giava centrale: un villaggio si rifiuta di seppellire un’infermiera morta di coronavirus
Casi del genere si stanno verificando in altre parti del Paese. Milioni di netizen condannano l’accaduto. Ad oggi, sono morti 22 dottori e 10 infermiere nella lotta al Covid-19: mancano le necessarie protezioni e lavorano troppo. Il quadro sociale si sta deteriorando.
Sewakul (AsiaNews) – Gli abitanti del villaggio di Sewakul (Giava centrale) hanno bloccato la sepoltura di una infermiera morta di coronavirus. La donna, nativa del posto, aveva contratto l’infezione lavorando nell’ospedale cittadino di Semarang.
In diverse aree dell’Indonesia la popolazione locale non vuole che le vittime del Covid-19 siano sepolte nei cimiteri del luogo. La società civile del Paese denuncia il ripetersi di queste situazioni a Gowa (Sulawesi meridionali), Bandung (Giava Occidentale) e nel distretto di Semarang.
Milioni di netizen indonesiani, e le autorità locali, si sono detti indignati da questi gesti. A detta loro, molti indonesiani mostrano scarsa umanità e una totale mancanza di compassione per persone che hanno sacrificato la vita per aiutare gli altri.
L’infermiera di Sewakul è stata poi seppellita nell’area dell’ospedale dove prestava servizio. Il capo del villagio ha dichiarato di aver ricevuto pressioni per impedire il funerale. La polizia sta investigando il caso, alla ricerca di tre “provocatori” che avrebbero istigato altre 10 persone a bloccare l’accesso al cimitero.
Condannando l’accaduto, l’Associazione nazionale delle infermiere ha chiesto al governo maggiore attenzione per il personale medico negli ospedali, che non è dotato delle necessarie protezioni ed è costretto a lunghi turni di lavoro. Al 13 aprile, nel Paese sono morti 22 dottori e 10 infermiere. Nel complesso, i casi di contagio sono oltre 5mila; 469 i decessi: il più alto tasso di mortalità in Asia dopo la Cina. I pazienti guariti sono circa 430.
A causa della pandemia, il quadro sociale si sta deteriorando. La polizia di Jakarta ha reso noto di aspettarsi tentativi di saccheggio di massa e azioni vandaliche il prossimo 18 aprile. L’azione, organizzata dalla Anarko Gang, è sostenuta da una campagna sul web. La quarantena imposta dalle autorità ha ridotto alla fame molte persone nel Paese, soprattutto i salariati a basso reddito.
04/05/2020 16:25
30/04/2020 09:18
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