Giappone, possibile visto d'ingresso per l'ex presidente di Taiwan

In crescita le tensioni fra Cina e Giappone. Tokyo definisce Cina e Corea del nord "potenziali minacce per la sicurezza".

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) Il Giappone potrebbe concedere un visto d'ingresso all'ex presidente di Taiwan Lee Teng-Hui entro l'anno. Lo afferma l'agenzia di stampa Kyodo News citando fonti del ministero degli esteri: un funzionario del dicastero ha annunciato che l'ex presidente di Taiwan potrebbe tornare in Giappone per la prima volta dal 2001, quando si recò nel paese del Sol levante per ricevere delle cure mediche. La visita scatenò le proteste della Cina, ma il governo di Tokyo gli concedette il visto d'ingresso per "ragioni umanitarie", a condizione che egli rinunciasse a qualsiasi attività di propaganda politica durante il suo soggiorno.

In seguito Lee Teng-Hui ha più volte manifestato il desiderio di tornare in Giappone per un viaggio di piacere con l'intera famiglia. Negli ultimi anni Lee Teng-Hui si è distinto per la sua battaglia a favore dell'indipendenza di Taiwan.

La decisione di Tokyo di concedere il visto, se confermata, porterà nuove tensioni tra il Giappone e la Cina; le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono peggiorate in seguito all'incursione di un sottomarino cinese nelle acque territoriali giapponesi nel mese scorso.

Ad acuire la crisi contribuisce anche il piano di difesa nazionale elaborato dal governo giapponese, che indica nella Cina e nella Corea del Nord due potenziali minacce per la sicurezza. Pechino ha risposto manifestando un "forte malcontento". Secondo Zhang Qiyue, portavoce del ministro cinese degli esteri, il documento giapponese parla in maniera aperta di "minaccia cinese", un affermazione del tutto "priva di fondamento e irresponsabile". Zhang auspica che il Giappone "faccia qualcosa in più in futuro per migliorare la fiducia reciproca e per dare più stabilità ai rapporti bilaterali fra i due paesi".