Giappone, Abe tiene al Senato ma senza maggioranza assoluta
La coalizione Komeito al governo raggiunge 71 seggi alla Camera Alta: si allontana la possibilità di riformare la Costituzione e dare nuovo impulso al militarismo nipponico. Il premier si avvia a divenire il leader politico più longevo nella storia moderna del Paese.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Il premier giapponese Shinzo Abe ha ufficializzato questa mattina la vittoria elettorale del suo partito e della coalizione da lui guidata. Secondo i dati diffusi dalla tv nazionale, infatti, la coalizione Komeito – formata dal Partito liberal-democratico e dal NhK - ha ottenuto 71 dei 124 seggi della Camera alta nipponica.
Il risultato, ha detto Abe, “dimostra la volontà dell'elettorato di mantenerci alla guida del Paese”. Tuttavia, egli ha fallito l'obiettivo: raggiungere la super maggioranza necessaria per le modifiche costituzionali che il premier insegue da anni, con cui si vorrebbero allentare i vincoli dell'Articolo 9, riconoscendo un ruolo più ampio alle Forze di autodifesa. Il principale partito d'opposizione, il Partito costituzionale democratico ha ottenuto 53 seggi.
"Voglio esprimere la mia gratitudine agli elettori. Questa è una scelta tra stabilità politica e caos. Abbiamo chiesto agli elettori di scegliere tra queste due opzioni e molti hanno ascoltato le nostre parole", ha detto Abe in una conferenza stampa."In queste elezioni, anche la riforma costituzionale è stato un tema importante e sarà definita totalmente in un referendum nazionale", perché "i giapponesi avranno l'ultima parola su questo tema", ha aggiunto.
Shinzo Abe è al governo dal 2012, ma era già stato primo ministro dal 2006 al 2007. A novembre, il 64enne supererà Taro Kastura - tre volte capo dell'esecutivo negli anni tra il 1901 e il 1913 - conquistando così la palma di premier più longevo nella storia del Giappone.
Il primo ministro giudica prioritaria la modifica dell'articolo 9: lo scopo è dare legittimità alle forze di Autodifesa, rendendole più funzionali agli attuali stravolgimenti geopolitici, di fronte alla Cina sempre più potente e alla minaccia nordcoreana.
Rispondendo alle domande dei giornalisti dopo la pubblicazione dei primi exit poll, Abe ha glissato, notando che gli elettori avevano scelto la stabilità politica con il voto del suo partito. "Abbiamo ottenuto un nuovo mandato per continuare le nostre politiche e adesso speriamo che le altre forze parlamentari vogliano confrontarsi su un tema così vitale come quello della riforma della Costituzione".