Gesuiti indiani lanciano la teologia online per i cattolici della Malaysia
Il Vidyajyoti College of Theology di Delhi ha inaugurato un nuovo centro regionale a Kuala Lumpur. Le lezioni a distanza sono rivolte ai laici. L’inziativa risponde alle indicazioni del Concilio Vaticano II e alla visione di papa Francesco. “Diffondere la teologia anche nella vita di tutti i giorni“.
Mumbai (AsiaNews) – I gesuiti del Vidyajyoti College of Theology di Delhi hanno inaugurato un nuovo centro a Kuala Lumpur, dove insegneranno teologia a distanza ai laici. Le lezioni si svolgeranno online e hanno l’obiettivo di diffondere la fede cristiana e spingere ad una maggiore partecipazione alla missione della Chiesa.
Il centro regionale è stato inaugurato il 4 giugno al Loyola Hall nella chiesa di san Francesco a Petaling Jaya. Alla cerimonia hanno partecipato mons. Julian Leow Beng Kim, arcivescovo di Kuala Lumpur, e p. Clarence Devadoss, direttore dell’Istituto pastorale dell’arcidiocesi e nuovo direttore della scuola di teologia. Egli ha spiegato il programma didattico sottolineando che “lo scopo dello studio della teologia non è solo espandere la conoscenza di un individuo, ma espandere in esso l’amore di Dio e del vicino”.
Il Vidyajyoti (luce della conoscenza) College of Theology è presente in India da 150 anni e aderisce in pieno all’indicazione del Concilio Vaticano II: “Lasciate che i laici si applichino con diligenza all’approfondimento della verità rivelata” (Lumen gentium 35). Per questo ha deciso di creare un Programma di educazione teologica a distanza (DEPTh) rivolto proprio ai laici.
P. Joseph Rajkumar sj, direttore del DEPTh, dice ad AsiaNews: “Il nuovo centro di Kuala Lumpur è in linea con la visione di papa Francesco. L’arcidiocesi malaysiana ci ha invitati ad andare oltreoceano e creare il programma per provvedere alle necessità della Chiesa locale”. Il gesuita riporta con stupore che “l’entusiasmo dei fedeli di Kuala Lumpur è stato contagioso e incoraggiante e la risposta ha superato le nostre aspettative. Molti sono in lista d’attesa”.
Il direttore regionale, p. Clarence, ha invitato gli studenti a “impegnarsi nello studio sia in classe che a casa”. P. Rajkumar ha poi parlato dell’evoluzione della teologia dal contesto delle prime comunità cristiane e ha sottolineato “l’importanza di portare l’insegnamento teologico nella vita pubblica, coinvolgendo sempre più i laici nella sua diffusione anche nella vita quotidiana. Per questo il programma a distanza oggi è vitale ed è a disposizione sia per gli studenti indiani sia per quelli che vivono all’estero” “Possa Dio benedire questa nuova avventura – ha concluso – affinchè la Chiesa possa beneficiarne e diffondere il Regno di Dio”.
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