Gaza: gli arcivescovi di Karachi e Dhaka invocano la pace
Anche dall'Asia appelli alla fine del conflitto tra l'esercito israeliano e Hamas. Il pakistano mons. Benny Mario Travas: "Si fermi la perdita di vite umane innocenti". Il presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh Bejoy Nicephorse D'Cruze: "Si aiuti a trovare una soluzione equa".
Karachi (AsiaNews) - Le Chiese del Pakistan e del Bangladesh pregano per la pace a Gaza e in Israele, da giorni alle prese con morte e distruzione. E con il papa lanciano un appello ai responsabili politici perché interrompano la violenza e intraprendano la strada del dialogo.
L'arcivescovo di Karachi, mons. Benny Mario Travas, insieme a tutte le comunità cristiane locali, ha condannato i violenti attacchi contro la popolazione a Gaza e nello Stato di Israele e la perdita di vite umane innocenti in questi brutali attacchi. Mons. Travas ha sottolineato la necessità della pace e di una fine del conflitto tra i palestinesi e le forze di sicurezza israeliane, assicurando la sua preghiera per le vittime e per la guarigione di quanti sono rimasti feriti nel conflitto. In una dichiarazione firmata insieme al suo vicario generale, padre Edward Joseph, l'arcivescovo ha chiesto ieri ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli di pregare per la fine del conflitto e perché la pace prevalga a Gerusalemme. Mons. Travas ha anche auspicato che le Nazioni Unite e la comunità internazionale compiano ogni sforzo per portare la pace e proteggere la vita e le proprietà di tutti i popoli che vivono nella regione.
L'appello dell'arcivescovo è giunto mentre in Pakistan si susseguono le manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese. Samson Salamat, presidente del movimento pluralista Rawadari Tehreek Pakistan, si è appellato a papa Francesco e a tutte le personalità influenti del mondo affinché si fermino I bombardamenti a Gaza e molte vite umane possano essere salvate, "perché la Palestina è una questione che deve stare a cuore a tutta l'umanità".
Anche in Bangladesh mons. Bejoy Nicephorse D'Cruze, arcivescovo di Dhaka e presidente della locale Conferenza episcopale, ha lanciato un appello al dialogo tra israeliani e palestinesi. “Il conflitto non risolve nulla”, dichiara ad AsiaNews. Mons. Bejoy, che è anche presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, ricorda che “Hamas è un gruppo di miliziani e questo suscita paura nelle altre persone. In questa situazione è più che mai urgente un dialogo tra i due Paesi. Se non riescono a farlo in modo diretto è urgente che organizzazioni come l'Onu o qualsiasi altro Paese che possa aiutare a raggiungere una soluzione equa offra il suo contributo”.
"Le bombe, la distruzione e le uccisioni - conclude l'arcivescovo di Dhaka – non porteranno mai la pace ma renderanno i problemi ancora più profondi. Per questo, insieme ai miei sacerdoti, alle religiose e a tutti i fedeli, preghiamo perché le nazioni di Israele e della Palestina possano presto essere amiche anziché nemiche”.
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