Gansu: studentessa di 12 anni, accusata di furto di cioccolato, si suicida. Scoppia la protesta (Video)
Lanzhou (AsiaNews) – Violente proteste sono scoppiate nella provincia di Gansu in seguito al suicidio di una giovane studentessa 12 anni, sorpresa a rubare cioccolato e altri prodotti in un supermercato della contea di Yongchang. Migliaia di manifestanti si sono riuniti all’esterno dell’esercizio commerciale e hanno dato vita a “incidenti di massa” (群体事件), termine utilizzato dalle autorità per descrivere proteste che riflettono profondi conflitti all’interno della società. La polizia ha arrestato 10 manifestanti e il titolare del supermercato, che pretendeva il risarcimento del debito: 150 yuan (circa 21 euro). Il sindaco della cittadina, intervenuto per calmare la protesta, è stato aggredito e ferito in modo grave alla testa.
Il fatto è avvenuto lo scorso 28 dicembre. La ragazza, di cognome Zhao, era stata fermata per furto dai dipendenti del supermercato. Dapprima è stata minacciata e insultata dallo staff, poi le è stato imposto di avvertire i parenti, pena la denuncia.
La studentessa ha chiamato la madre e poi il padre. Entrambi però non avevano i soldi necessari per pagare la merce sottratta dalla figlia, del valore di circa 21 euro. Di fronte all’impossibilità di risarcire il furto, il titolare dell’esercizio commerciale ha minacciato di “scattare delle foto e denunciare l’accaduto alla polizia e alla scuola”. A quel punto la ragazza è riuscita a fuggire e si è lanciata nel vuoto, precipitando da un edificio adiacente.
Il giorno successivo alcune persone si sono riunite di fronte al supermercato, domandando spiegazioni e deponendo corone di fiori in ricordo della ragazza. Le proteste hanno richiamato una folla di migliaia di manifestanti, per lo più pacifici. Alcuni invece hanno trasformato la manifestazione in un vero e proprio scontro con la polizia. Il video della protesta si è diffuso in breve tempo sul web. Gli utenti hanno condiviso migliaia di volte le immagini dei dimostranti armati di bastoni e degli agenti schierati in assetto di guerra.
Al termine degli scontri la polizia ha arrestato 10 persone accusate di disordini e il titolare del supermercato, dimostratosi insensibile nei confronti della povertà della famiglia. Infine il supermercato ha deciso di risarcire i genitori della vittima.
08/02/2019 08:57