Fuochi d’artificio e feste in strada per i 60 anni dello Stato ebraico
Sono cominciato ieri i festeggiamenti per l’anniversario dell’indipendenza. Omaggi ai caduti e al padre del moderno sionismo. Olmert: la guerra è durata abbastanza.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Fuochi artificiali, ragazzi con il bianco e azzurro della bandiera dipinti sul volto, famiglie che riempiono strade imbandierate ed illuminate a festa. Israele ha cominciato ieri a festeggiare il 60mo anniversario della nascita dello Stato, accordando al calendario lunare ebraico la data del 14 maggio 1948, quando il Paese proclamò la sua indipendenza, sulla base di una decisione dell’Onu.
Le celebrazioni ufficiali hanno preso avvio al Mount Herzl memorial, dedicato al fondatore del moderno sionismo, doce i militari hanno fatto l’alzabandiera tra strette misure di sicurezza.
E’ un anniversario segnato da affermazioni per la pace, pur nel tradizionale omaggio che nei discorsi pubblici si fa a quanti hanno dato la vita per la difesa del Paese. “Il nostro conflitto è stato ben lungo”, ha detto il premier Ehud Olmert, aggiungendo che “in ogni caso è alla pace, non alla guerra che noi aspiriamo e agogniamo”. L’esistenza di Israele come nazione, ha proseguito, dipende dalla “willingness volontà e abilità” di difenderci, ma c’è anche un "buona volontà di trattare".
L’accenno alla ricerca della pace da parte di Olmert – che sta tentando anche di portare avanti trattative con la Siria - giunge in un difficile momento che il premier sta attraversando, invischiato in accuse di corruzione. Insieme al forte timore di atti di terrorismo è la grande ombra che grava sull’anniversario.
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