Fratellanza comunitaria: la via locale per sanare le tensioni religiose nello Sri Lanka
Una rete di gruppi promossi dal Consiglio nazionale per la pace mette insieme nei diversi distretti gruppi e organizzazioni per prevenire gli scontri etnici e confessionali. Tra le proposte l'insegnamento nelle scuole delle lingue di tutte le comunità e gemellaggi tra bambini del nord e del sud del Paese.
Colombo (AsiaNews) - Riunire le forze tra i diversi gruppi religiosi e la società civile per promuovere una vita pacifica e armoniosa tra le diverse comunità partendo dall’ambito locale. È l’obiettivo che sta perseguendo nello Sri Lanka l’Organizzazione della fratellanza comunitaria, una rete che ha come scopo la risoluzione dei conflitti religiosi attraverso azioni unitarie che prevengano l'odio in un Paese segnato dalla lunga guerra civile ma anche da altre ferite più recenti, come le stragi della Pasqua 2019.
Nei giorni scorsi il progetto è stato avviato anche a Negombo, nel distretto di Gampaha, con un’iniziativa a cui hanno partecipato 45 rappresentanti di organizzazioni non governative e altre organizzazioni popolari attive nella zona. “L’idea - spiega ad AsiaNews N. Vijayakanth, che segue questo programma per conto del Consiglio nazionale per la pace - è che le tensioni religiose non vengano affrontate solo a livello nazionale, ma anche nei singoli distretti. E abbiamo già iniziato a farlo in 14 diverse località di 13 distretti. Presto raduneremo a Colombo tutti i rappresentanti per una formazione comune e per elaborare insieme delle proposte da consegnare al governo”.
“Identificare le priorità all'interno del distretto, formare comitati di riconciliazione nei singoli villaggi, istruire gli insegnanti delle scuole, portare le discussioni e i dialoghi interreligiosi a livello locale, usare la tecnologia per condividere le informazioni”, sono alcune delle attività già pianificate, racconta il coordinatore dell’Organizzazione della fratellanza comunitaria Wasantha Kumara. “Tra le proposte che stanno emergendo l'inclusione di tutti gli eroi nazionali nei libri di testo scolastici, lo sviluppo di un programma di insegnamento di tutte e tre le lingue ai bambini fin dalla più tenera età, gemellaggi tra i bambini del nord e del sud dello Sri Lanka”, aggiunge.
“Penso che la nostra società abbia bisogno di guarigione: opporsi per motivi religiosi o etnici, porta solo alla distruzione”, racconta Manel Fernando, che all’incontro di Negombo rappresentava l'organizzazione Janavabodhaya Kendraya. “Crediamo che se anche solo avviamo qualcosa di piccolo nella nostra zona o nel nostro villaggio, avrà un grande effetto".
“Recentemente proprio qui a Negombo abbiamo assistito a conflitti, esistono ancora sotto diverse forme – aggiunge Sudarshana Fonseka, rappresentante dell'organizzazione Focus Club - riuscire a sviluppare localmente capacità per affrontarli sarà molto utile”.