04/05/2016, 09.38
TURCHIA-UE
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Fra tanti “se” e “ma” l’Unione europea pronta a garantire libera circolazione per i turchi

La Commissione è di parere positivo, ma l’accordo deve essere approvato dal Parlamento europeo e dai Paesi membri. Le molte contraddizioni della Turchia: violenze contro la libertà di stampa, di parola, di assemblea, e contro le minoranze.

Ankara (AsiaNews/Agenzie) – La Commissione europea è favorevole a garantire visti di entrata  per i cittadini turchi nei Paesi dell’Unione dell’area Shenghen, nonostante molte resistenze da parte di parlamentari Ue. La nuova politica dovrebbe cominciare a luglio, ma deve ancora ricevere l’approvazione del Parlamento europeo e dei Paesi membri.

La liberalizzazione delle entrate in Europa fa parte di un pacchetto firmato il 18 marzo scorso con cui la Turchia accetta di riprendersi i migranti che arrivano via mare sul suolo greco.

La Ue teme che se non vi è la concessione dei visti di entrata in Europa, la Turchia lascerà ancora incontrollate le migrazioni.

La liberalizzazione dei visti per i turchi permetterà loro di viaggiare in Europa per turismo o per business, ma non dà loro il diritto di trovare lavoro.

Molti parlamentari Ue si preparano a discutere l’accordo in giugno, mettendo in luce le contraddizioni in cui versa il Paese medio-orientale, impugnando i 72 criteri che la Ue richiede per la liberalizzazione dei visti. Fra le contraddizioni vi sono gli attentati contro la libertà di stampa (28 giornalisti sono in prigione; 49 sotto custodia; 53 sotto accusa per aver diffamato il presidente Recep Tayyip Erdogan); la politicizzazione della giustizia, con una serie di processi guidati; la mancanza di libertà di parola e di assemblea, la poca difesa delle minoranze, soprattutto quelle cristiane. Solo due giorni fa il parlamentare armeno Garo Paylan è stato pestato da altri parlamentari nazionalisti e islamisti. Paylan aveva chiesto di riconoscere alcuni martiri del genocidio armeno.

Intanto, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si è felicitato per “l’abbassamento del numero di migranti che attraversano il Mar Egeo” da quando la Turchia ha accettato di controllare il flusso. La Turchia ha già minacciato che se la Ue non liberalizzerà i visti, essa smetterà di ricevere migranti dalla Grecia.

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