Foto senza velo, nuove frustate per Sakineh, già condannata alla lapidazione
Tehran (AsiaNews / Agenzie) – Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per aver commesso adulterio, dovrà scontare anche il supplizio di 99 frustrate, ma secondo fonti locali la condanna è già stata eseguita oggi.
Il figlio della donna, Sajjiad Qaderzadeh, afferma che la nuova condanna è stata emessa dopo la pubblicazione di una foto apparsa sul giornale britannico Times, che ritrarrebbe la donna senza velo.
“La pubblicazione delle foto – afferma il figlio – ha dato al giudice un pretesto per condannare la mia povera madre a 99 frustate che ora è accusata di essersi fatta fotografare senza velo”.
La foto incriminata pubblicata dal Times, è stata scattata in carcere e mostra la donna senza velo. Per la sharia, le donne non possono mostrare il proprio volto in pubblico e tantomeno farsi fotografare, pena la fustigazione. Senza verificarne la reale identità e soprattutto le conseguenze, il Times ha associato il volto a quello di Sakineh. I dirigenti del quotidiano hanno subito provveduto a cancellare il nome della donna dalla didascalia, ammettendo l’errore.
Intanto, continuano nel mondo gli appelli della comunità internazionale per impedire la lapidazione della donna, prevista per il prossimo 10 settembre.
Ieri, p. Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, ha affermato che il "Vaticano sta seguendo con molta attenzione" la vicenda di Sakineh Mohammadi che la Chiesa è da sempre contraria alla pena di morte. Rispetto a una eventuale appello del Papa, egli ha sottolineato che l’intervento della Santa sede in merito a questioni di diritti umani che riguardano altri Stati avviene sempre per via diplomatica e non in forma pubblica.