Forum di Giustizia e pace: Il grido della terra è anche il grido dei poveri
Il 10mo incontro di Justice and Peace Workers’ Asia-Pacific, in corso a Manila. Rivedere e rafforzare la risposta alle sfide che sono di fronte, in particolare il cambiamento climatico, il degrado ambientale e il suo effetto sugli emarginati.
Manila (AsiaNews) – Rivisitare la Populorum Progressio (PP) e identificarne i temi comuni con la Laudato Si (LS), per rivedere e rafforzare la risposta del Forum di Justice and Peace Workers’ Asia-Pacific alle sfide che sono di fronte, in particolare il cambiamento climatico, il degrado ambientale e il suo effetto sui "poveri" sono gli obiettivi principali che si pone il 10mo incontro di Justice and Peace Workers’ Asia-Pacific Forum, in corso a Manila dall’11 al 18 febbraio.
Obiettivi dell’incontro sono:
1.Identificare i temi comuni di Populorum Progressio e Laudato Si;
2.Rivedere il lavoro di JPW e di JPW Asia-Pacifico Forum nel corso degli ultimi 20 anni;
3.Identificare e chiarire le sfide future, le azioni e le risposte per JPW.
4.Decide sul futuro del Forum JPW Asia-Pacifico.
Il vescovo Allwyn D'Silva, segretario di CCD-FABC che avrebbe dovuto partecipare alla JPW 2017, ma non ha potuto a causa di problemi di visto, ha sottolineato, parlando con AsiaNews che marzo 2017 segna il 50mo anniversario della Populorum Progressio (PP), che ha annunciato la creazione di una nuova commissione pontificia "...... per risvegliare nel popolo di Dio piena consapevolezza della sua missione oggi .... il nome di questa commissione, Giustizia e Pace, descrive a proposito il suo programma e il suo obiettivo ". [PP: 5].
Operatori di "Giustizia e pace”, ha detto ancora mons. Allwyn D'Silva, si sono incontrati diverse volte. Sono stato parte di questo movimento per molti anni come presidente della Commissione giustizia e pace di Mumbai. Questi incontri sono stati un'occasione per imparare dalle esperienze degli altri e per conoscere la realtà dei loro Paesi.
Laudato Si conferma e si aggiunge alla Populorum Progressio. PP parla di sviluppo umano e mostra preoccupazione per gli emarginati. Questa è stata anche la spinta agli incontri di JPW. Laudato Si aggiunge un'altra dimensione al nostro lavoro: la cura per la creazione. E la vita delle persone colpite dai cambiamenti climatici.
Nella Laudato si, il Santo Padre ricorda che “Molti poveri vivono in luoghi particolarmente colpiti da fenomeni connessi al riscaldamento, e i loro mezzi di sostentamento dipendono fortemente dalle riserve naturali e dai cosiddetti servizi dell’ecosistema, come l’agricoltura, la pesca e le risorse forestali. Non hanno altre disponibilità economiche e altre risorse che permettano loro di adattarsi agli impatti climatici o di far fronte a situazioni catastrofiche, e hanno poco accesso a servizi sociali e di tutela”. (LS: 25).
La Laudato si aggiunge che “c’è un tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. Purtroppo c’è una generale indifferenza di fronte a queste tragedie, che accadono tuttora in diverse parti del mondo. (LS: 25). Inoltre, mentre la rivoluzione delle comunicazioni degli ultimi dieci anni ha aiutato molti a essere consapevoli delle sfide ambientali in tutto il mondo, LS sottolinea che “questa mancanza di contatto fisico e di incontro, a volte favorita dalla frammentazione delle nostre città, aiuta a cauterizzare la coscienza e a ignorare parte della realtà in analisi parziali. Ciò a volte convive con un discorso “verde”. Ma oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”. (LS: 49)
Il grido della terra e della creazione è anche un grido dei poveri e degli emarginati.
04/04/2017 13:24