Fondamentalisti indù assaltano incontro cristiano
Accuse contro la presenza dei cristiani in Uttar Pradesh: "Combatteremo contro le vostre conversioni". L'impegno della Chiesa per la promozione umana.
Lucknow (AsiaNews) Fondamentalisti indù hanno interrotto con la forza un grande raduno di preghiera cristiano. Il fatto è avvenuto il 30 gennaio scorso a Lucknow, nello stato centrale dell'Uttar Pradesh.
Al raduno di preghiera erano presenti centinaia di cristiani provenienti dai villaggi e dalle città circostanti. Sventolando le loro bandiere zafferano (il colore simbolo dell'induismo) membri del gruppo fondamentalista indù Bajarang Dal sono penetrati in modo violento nella sede dell'incontro e hanno interrotto l'assemblea: "Questi incontri cristiani hanno lo scopo di operare conversioni" hanno accusato. "I religiosi cristiani adescano la gente con il dono di terra, denaro, cibo e vestiti. Protestiamo contro queste conversioni e siamo pronti a combattere perché non avvengano".
Interpellato dalla polizia giunta sul posto, il pastore protestante Rajendra Prasad, promotore dell'incontro, ha dichiarato: "Io predico in nome di Cristo, ma non sto convertendo nessuno e neppure faccio promesse di guarigione". Il pastore ha invece spiegato i motivi per i quali, secondo lui, i fondamentalisti lo accusano: "Questi poveri contadini vengono ai nostri incontri perché ricevono consolazione e sono trattati con dignità" ha spiegato Rajendra. "Quelli del Bajarang Dal invece non fanno nulla per aiutare queste persone emarginate e vogliono lasciarle nella povertà per sfruttarle".
Il reverendo Rajendra ha poi respinto le accuse di adescare la gente: "Io tengo solo preghiere e non compio nessuna conversione forzata. Offro gratuitamente il mio servizio e non domando niente in cambio alla gente". Nelle comunità protestanti indiane non mancano gli episodi miracolistici: Sita Devi, una donna che ha partecipato alla convention, ha confermato: "Il pastore mi ha detto di usare un olio particolare per i massaggi e ora posso camminare bene rispetto a come facevo prima. Egli mi ha detto che è stato Dio a operare e che devo pregare per lui".
Intervistato da AsiaNews mons. Albert D'Souza, vescovo cattolico di Lucknow, ha detto che l'incontro di preghiera non era promosso dalla chiesa cattolica, come molti fondamentalisti pensavano: "Avevo per tempo fatto sapere attraverso i mass media che la chiesa cattolica non era coinvolta in questo raduno, anche se si è tenuto vicino a una chiesa" ha detto il vescovo. Mons. D'Souza ha poi definito "cordiali" le relazioni fra la chiesa e i governo nell'Uttar Pradesh, affermando che ci vuole "vigilanza" sui contadini adescati con doni di cibo e vestiti in occasioni di grandi raduni. Al confronto il vescovo pone l'esempio della Chiesa, impegnata in attività di promozione umana, con scuole, ospedali e dispensari.
Anche queste iniziative sono però criticate con durezza dai fondamentalisti: Ashok Senegar, membro del Bajarang Dal, ha dichiarato ad AsiaNews che "questi cristiani hanno centri chiamati 'Yeshu Darbar' in una località dal nome 'Christ Nagar'. Negli ultimi 2 anni molte persone dei villaggi vicini si sono recate regolarmente là e abbiamo capito cosa vi succede dentro. Ma noi metteremo fine a queste attività di conversioni cristiane". (NC)