Fissata la Conferenza di pace sulla Siria. Ma restano ancora dubbi
New York (AsiaNews/Agenzie) - Il segretario dell'Onu Ban Ki-moon ha annunciato ieri che il 22 gennaio prossimo si terrà a Ginevra la tanto attesa Conferenza di pace sulla Siria. L'Onu, gli Stati Uniti, la Russia, la Lega araba hanno tentato per mesi di far incontrare le parti in causa e mettere fine al conflitto che da due anni e mezzo distrugge il Paese. Ma ancora adesso vi sono timori che qualcuno degli interlocutori abbandoni le trattative o ponga ostacoli sul terreno.
Ban Ki-moon ha detto che la prossima Conferenza (battezzata "Ginevra II") dovrebbe basarsi sul comunicato stilato dal Gruppo d'azione dell'Onu sempre nella città svizzera nel 2012.
Tale comunicato chiede la fine immediata delle violenze e la formazione "sulla base di un mutuo consenso" di un governo di transizione, con pieni poteri anche sull'esercito e sulla sicurezza, che includa membri dell'opposizione e membri legati ad Assad.
Ban ha sottolineato che le parti devono venire a Ginevra "con la seria intenzione di far terminare una guerra che ha già fatto oltre 100mila morti, sradicando quasi 9 milioni di persone dalle loro case, lasciando un numero incalcolabile di dispersi e prigionieri".
La Conferenza programmata già diverse volte, finora non si è realizzata per una serie di veti incrociati e di divisioni.
Assad non aveva mai accettato di sedere di fronte agli oppositori, bollati tutti come "terroristi"; l'opposizione voleva essere sicura che Assad non avrebbe avuto alcun futuro nella Siria di domani. Allo stesso tempo, i vari gruppi di opposizione sono divisi su chi ha il diritto di rappresentarli alla Conferenza e diversi di loro - soprattutto gli islamisti radicali - pensano di continuare la guerra santa in ogni caso.
Nel recente passato, gli Usa (e l'Arabia saudita) avevano messo il veto sulla partecipazione dell'Iran, sponsor di Assad. Teheran è invece sostenuto dalla Russia.
Non è ancora chiaro se tutti questi problemi sono risolti. Ban Ki-moon ha comunque affermato che egli si attende "da tutti i partners regionali e internazionali di dimostrare il loro significativo sostegno per negoziati costruttivi"
Lakhdar Brahimi, inviato dell'Onu e della Lega araba per la pace in Siria, ha detto che per Ginevra II non è stata ancora stabilita la lista dei partecipanti, ma egli pensa che sia l'Iran, sia l'Arabia saudita - che finanzia i ribelli - potrebbero prendere parte.
Brahimi si incontrerà il 20 dicembre con rappresentanti Usa e della Russia per tentare di stilare la lista dei partecipanti.
10/03/2016 08:35