Firmata la nuova costituzione
Kabul (AsiaNews/Agenzie) La Grande Assemblea afghana, la Loya Jirga, ha approvato ieri la nuova Costituzione. La nuova Carta è nata dopo settimane di dialoghi e scontri tra i rappresentanti delle varie etnie presenti nel paese. Alla conclusione dei lavori dei 502 delegati, il presidente Hamid Karzai (pashtun) ha ringraziato ogni etnia, soprattutto gli amici-nemici del nord, tagiki e uzbeki promettendo di imparare il loro dialetto.
Esortando a porre fine alle dispute tribali, ha dichiarato: "Oggi abbiamo provato di essere una nazione unita; è stato un grande successo, ora dobbiamo rispettarlo e attuarlo".
Proprio per ridurre le divisioni interne, la nuova costituzione garantisce ufficialità ai dialetti parlati nel nord del paese da Uzbeki e Turkmeni. Anche dal fronte Pashtun, il gruppo etnico più grande del paese, giungono note di approvazione. La nuova carta costituzionale, essi dicono, aiuterà a demilitarizzare la capitale e porterà un nuovo alito di libertà nell'educazione, nella vita quotidiana e nell'informazione. Il varo della costituzione è una delle tappe raccomandate dall'ONU dopo la fine del regime talebano nel 2002. Un'altra tappa sarà l'elezione del presidente nell'estate prossima.
La nuova costituzione conserva su desiderio di Karzai un sistema presidenziale molto accentuato. Essa non include un riferimento alla shari'a (legge islamica), ma dice che nessuna legge afgana "può essere contraria al credo" islamico. E rimane ancora ambigua quanta libertà di religione è concessa. In compenso, la costituzione afferma che "uomini e donne hanno uguali diritti", superando la concezione tradizionale che vedeva i diritti delle donne difesi solo se impugnati dai loro parenti maschi. (SF)
21/07/2022 11:32
02/02/2018 08:37