Festa di Madre Teresa tra gli alluvionati del Bangladesh
P. Frederick D’Souza si trova nella zona meridionale di Sunderbans, colpita dalle piogge monsoniche. Dagli incontri con la Santa di Calcutta il sacerdote ha tratto ispirazione per la sua missione nella Caritas. In pellegrinaggio a Calcutta, sulla tomba della Madre.
Sunderbans (AsiaNews) – La Caritas indiana ha festeggiato Madre Teresa tra gli alluvionati del Bangladesh. Lo riferisce ad AsiaNews p. Frederick D’Souza, direttore esecutivo dell'organo sociale della Chiesa in India, che si trova a Sunderbans, nel sud del Bangladesh, dove ha portato soccorso e generi alimentari. Nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica della Santa di Calcutta, il sacerdote afferma: “Madre Teresa continua ad ispirare la mia missione all’interno della Caritas”.
P. D’Souza ricorda i suoi incontri con la Madre dei poveri: “Ci siamo visti in due occasioni e per me è stato un grande privilegio incontrare la Madre e prendere la sua mano tra le mie. La prima volta, ero un seminarista al Vidyajyoti College of Theology dei gesuiti a Delhi. Madre Teresa era stata invitata a parlare da un gruppo di teologi. Le sue parole mi hanno scosso nel profondo e mi sono sentito chiamato in causa in prima persona quando si è rivolta a noi seminaristi dicendo: ‘Per essere un sacerdote santo e compassionevole, guardate in faccia il povero’. Queste parole mi sono rimaste impresse nella mente e continuano tuttora a ispirarmi”.
La seconda occasione, continua il direttore di Caritas India, “è stato nel 1984 a Delhi, quando in seguito alla morte di Indira Gandhi la città era dilaniata dai tumulti. Madre Teresa era venuta a formare un gruppo di seminaristi che potessero organizzare dei campi per portare aiuto alle vittime della rivolta”.
Nelle foreste di Sunderbans, che si estendono tra Bangladesh e India, milioni di persone povere sono a rischio a causa del cambiamento climatico. Qui questa mattina il sacerdote ha voluto ricordare l’esempio della fondatrice delle Missionarie della Carità, il “suo modo di mostrare il volto compassionevole e misericordioso di Gesù”.
Domani il sacerdote lascerà le zone alluvionate del Bangladesh alla volta di Calcutta, dove “da pellegrino mi recherò alla casa della Madre, per pregare sulla sua tomba affinchè io possa continuare a portare avanti la missione affidata alla Caritas”. Da qui, un altro viaggio di quattro giorni sul lato indiano della zona forestale di Sunderbans, per pianificare i prossimi interventi dell’organizzazione cattolica. (NC)
04/02/2017 11:10
21/08/2017 11:06