Ferrao: dalla città di san Francesco Saverio, guida sinodale della Fabc
L'arcivescovo di Goa ha 72 anni e dall'inizio del 2025 è il presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche. Pastore molto attento alla vita delle famiglie che ha costantemente incoraggiato nel suo ministero. Alla guida anche della Conferenza dei vescovi di rito latino dell'India, ha promosso un'ampia consultazione nelle diocesi da cui è nato un documento che ha indicato 16 priorità alle diocesi tra cui anche i dalit e le frontiere digitali.
Mumbai (AsiaNews) - Porta in conclave l'esperienza della Chiesa che custodisce la memoria di san Francesco Saverio, il grande evangelizzatore dell'Asia. Ma è un pastore stimato anche oltre i confini dell'India, al punto che i presidenti delle altre conferenze episcopali dell'Asia lo hanno scelto l'anno scorso come nuova guida della Fabc, la federazione delle Chiese cattoliche del continente.
Il cardinale Filipe Neri Ferrão, 72 anni, è dal 2004 l’arcivescovo di Goa e Daman e in quanto tale detiene anche i titoli onorifici di primate d'Oriente e patriarca delle Indie Orientali. Originario di Aldona, nella zona settentrionale di Goa, era già stato ordinato vescovo nel 1994 servendo per dieci anni l'arcidiocesi come vescovo ausiliare. È il volto della Chiesa di una regione dell’India meridionale dalle profonde radici cristiane: nella sua basilica di Bom Jesus sono, infatti, custodite le spoglie di san Francesco Saverio, traslate lì nel 1553 - un anno dopo la morte sull'isola cinese di Shangchuan - in quella che era stata la sede principale del suo apostolato missionario. Proprio pochi mesi fa il card. Ferrao ha guidato la solenne esposizione delle spoglie del santo, che si tiene ogni dieci anni a Goa, richiamando milioni di pellegrini. E l’arcivescovo ne ha ricordato le profonda eredità: “Basta una visita nella Vecchia Goa - ha dichiarato – per convincersi dell’attualità del suo messaggio. La presenza delle sue reliquie è una forza unificante, che costruisce pace e armonia tra popoli di culture e religioni diverse”.
“Che siano una cosa sola” (Gv 17, 21) è il motto episcopale del card. Ferrao, proporato entrato nel seminario minore di Saligao quando era ancora giovanissimo nel 1963. Passato al seminario maggiore di Rachol, il suo percorso fu bruscamente interrotto dopo quattro mesi da una grave febbre cerebrale; la situazione era talmente grave che i medici temevano che potesse portarne le conseguenze per tutta la vita, cosa che invece non è avvenuta. Continuati gli studi al seminario di Pune, è stato ordinato sacerdote nel 1979 e hai perfezionato i suoi studi prima in teologia biblica all’Università Urbaniana, per poi conseguire anche un'altra licenza in Catechetica e Teologia pastorale presso l'Istituto internazionale Lumen Vitae di Bruxelles, in Belgio. Negli anni del suo ministero a Goa - in qualità di presidente del Centro diocesano per i servizi alla famiglia - ha sempre mostrato un forte interesse per questo ambito pastorale. Nelle sue visite alle parrocchie ama rivolgersi alle famiglie e offrire loro un sostegno spirituale per infondere loro fiducia. “Visita anziani e malati - raccontano di lui - portando parole di speranza. È un amico speciale dei giovani e dei bambini: li sfida a emergere come buoni cittadini dell’India e come degni membri della Chiesa”.
Nominato cardinale da papa Francesco nel 2022, Ferrao è stato il primo arcivescovo di Goa a ricevere la porpora in 465 anni di storia di questa Chiesa locale, anche se era già successo ad altri presuli originari di questa regione e divenuti vescovi in altre regioni dell’India. Alla guida della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia è stato eletto il 22 febbraio 2024, durante la riunione del comitato centrale tenutosi a Bangkok, che lo ha chiamato a succedere al cardinale arcivescovo di Yangon, Charles Maung Bo. È entrato in carica il 1 gennaio 2025 e con la presidenza che lo affianca ha subito compiuto un passo importante, istituendo a marzo una commissione incaricata di far crescere la dimensione della sinodalità nelle Chiese dell’Asia e affidandone la guida al card. Pablo Virgilio David, che alla Fabc lo affianca come vice-presidente.
Il card. Ferrao è anche presidente della Conferenza dei vescovi cattolici dell’India (Ccbi), l’organismo collegiale che nel grande Paese dell’Asia meridionale riunisce i vescovi di rito latino. Pure in questo ambito l’arcivescovo di Goa ha insistito molto sul tema della sinodalità: ha promosso una grande consultazione nelle diocesi di cui l’Assemblea plenaria della Ccbi, tenutasi qualche settimana a Bhubaneswar in Orissa, ha tratto le conclusioni. Proprio lo scorso 23 aprile - in comunione con il mondo che rendeva grazie per i frutti del pontificato di papa Francesco dopo la sua morte - Ferrao ha presentato il documento “Pellegrini di speranza: discernere il cammino sinodale”, che indica alla Chiesa di rito latino indiana i prossimi passi nel cammino. Il documento sottolinea sedici grandi temi per la riflessione e l’azione pastorale che comprendono tra gli altri i giovani, i laici, le comunità ecclesiali di base, i migranti interni, l’attenzione ai dalit, le donne, la cura del creato, le tecnologie digitali e la sfida della pace.
23/10/2023 15:46
19/09/2023 11:54