False accuse di conversioni, altri due episodi di violenze contro i cristiani
Nella stessa domenica un pastore pentecostale arrestato nel Madhya Pradesh e un altro malmenato in una stazione di polizia del Chhattisgarh. Il Global Council of Indian Christians: "Un diritto umano fondamentale come la libertà di religione continua a essere negato in India".
Bhopal (AsiaNews) - Un'altra domenica di violenza contro le comunità cristiane si è consumata ieri in India. Un pastore pentecostale di una chiesa indipendente indiana è stato arrestato nello Stato del Madhya Pradesh mentre stava presiedendo la liturgia domenicale della sua comunità. Il nuovo episodio di intolleranza contro i cristiani è avvenuto ai danni del pastore Amar Singh nel distretto di Satna, nella città di Amarpatan.
Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians, racconta ad AsiaNews: “Stava guidando la preghiera con circa 30 fedeli della sua chiesa. Senza alcuna provocazione un gruppo di estremisti di destra ha fatto irruzione, interrompendo la preghiera, avanzando false accuse di conversione e impaurendo i fedeli. Poi hanno condotto il pastore Singh alla stazione di polizia”.
“Siamo allarmati - continua George - per l'impennata di arresti nel Madhya Pradesh sulla base della nuova versione della legge anti-conversioni. Non c'è stata nessuna attività di conversioni forzate da parte del pastore Singh; queste persone sono state semplicemente attratte dall'ascolto della parola di Dio. Perché un diritto umano fondamentale come la libertà di religione continua a essere negato in un Paese laico come l'India?”.
Sempre ieri in un episodio separato un altro pastore è stato picchiato in una stazione di polizia nello Stato del Chhattisgarh. L'assalto è avvenuto nel distretto di Raipur, dove una folla di estremisti indù ha accusato il leader della comunità cristiana di conversioni ottenute in maniera fraudolenta. Un episodio simile era accaduto la scorsa settimana del distretto di Kabirdham, sempre nello Stato del Chhattisgarh.
09/03/2021 12:39