Faisalabad: Misbah, 17enne cristiana nascosta per sfuggire alle mire di un musulmano (VIDEO)
Muhammad Saqib vuole rapire la giovane e sposarla contro la sua volontà. Per ricattarla ha mandato in carcere con false accuse Shahnawaz Masih, fratello della ragazza. La famiglia vive nascosta ed è disperata. Sono almeno 36 le “spose bambine” non musulmane, di queste 21 sono cristiane. Nel 2020 aumentati del 177% i casi di conversioni forzate.
Faisalabad (AsiaNews) - Da oltre un mese la 17enne cristiana Misbah Imdad è costretta a vivere assieme alla sua famiglia nascosta nei campi e in ripari di fortuna per sfuggire al musulmano Muhammad Saqib. Faisalabad (Punjab) è teatro del maggior numero di casi in Pakistan di matrimoni e conversioni forzate all’islam. La minorenne è finita nelle mire dell’uomo che la vuole in sposa contro la sua volontà. La legge paksitana, in realtà spesso disattesa nella pratica, non consentirebbe matrimoni di minori senza esplicito consenso.
Fonti locali riferiscono delle ripetute minacce di Saqib al padre della giovane, Imdad Masih, per costringerlo a cedere la figlia in sposa. Di fronte al rifiuto, il musulmano ha denunciato il figlio maschio (e fratello di Misbah) Shahnawaz Masih per furto di denaro e sequestro della figlia dello stesso Saqib. In realtà si tratta di accuse montate ad arte per reati mai avvenuti, ma alla polizia è bastata la denuncia per arrestare Shahnawaz, che al momento si trova in carcere.
Contattata da AsiaNews, dal suo nascondiglio Misbah conferma la situazione di estrema difficoltà in cui versa la famiglia: “Sono qui con me anche i bambini piccoli di mio fratello [in carcere], ma non riusciamo a dar loro da mangiare perché dobbiamo restare nascosti per sfuggire a Saqib”. Intanto il padre Imdad lancia un appello perché il figlio sia scagionato dalle false accuse e possa tornare in libertà, oltre a chiedere giustizia per tutta la famiglia. Per l’attivista cristiano Baba Intazar Gill, il rilascio del 24enne Shahnawaz dovrebbe essere questione di ore dietro pagamento di una cauzione, ma non vi è ancora l’ufficialità.
La vicenda di Misbah non è un caso isolato. Secondo l’ong con base a Lahore Centre for Social Justice (Csj), a metà ottobre sono almeno 36 le giovani sotto i 18 anni non musulmane rapite e convertite a forza all’islam. Di queste 21 sono cristiane e 15 indù. Inoltre, i casi di conversioni forzate sono aumentati del 177% lo scorso anno.
Contro il fenomeno dei sequestri per matrimoni forzati era intervenuto anche il Parlamento pakistano, con una legge discussa e approvata al Senato nel maggio 2019, ma mai applicata nella pratica. Alla Camera, infatti, membri dell’Assemblea e del governo legati al ministero per gli Affari religiosi si sono opposti perché “contraria alla sharia e all’islam”. Dati Unicef del 2019 relativi al Pakistan riferivano che il 21% delle ragazze vengono concessi in spose dalla famiglia di origine prima del compimento dei 18 anni, il 3% prima ancora dei 15. Il Paese è 6° al mondo per numero di spose bambine.