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PAKISTAN
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Faisalabad, torna la “violenza economica” sugli spazzini cristiani

di Shafique Khokhar

Dopo aver subito l’incendio delle proprie case e chiese la scorsa estate col pretesto della blasfemia, gli spazzini, a maggioranza cristiana, per due mesi non hanno ricevuto lo stipendio sotto Natale. “Tutto l'anno ci mancano attrezzature e strumenti adeguati per il lavoro e per questo spesso ci ammaliamo. E ogni anno prima delle feste cattoliche non veniamo pagati in tempo e siamo costretti a contrarre prestiti”, racconta Khurram Masih

Faisalabad (AsiaNews) – Continuano a subire discriminazioni e soprusi i cristiani del quartiere di Jaranwala a Faisalabad in Pakistan. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è una “vecchia storia”: i cristiani costretti a fare gli spazzini - uno dei lavori considerati nel Paese più squalificanti - per mesi non hanno ricevuto lo stipendio. È non è la prima volta, visto che il sindacato di questi lavoratori si è lamentato del fatto che l'ingiustizia si è verificata nei loro confronti in numerosi casi negli ultimi otto anni. La raccolta dei rifiuti è uno dei pochi incarichi pubblici che i cristiani possono ottenere, visto che la quota di posti riservata ai non musulmani è solo del 5%. Il numero totale degli spazzini a Faisalabad è di 4.600 e di questi 3.500 appartengono alla comunità cristiana.

Come si ricorderà proprio nel distretto di Faisalabad ad agosto 21 luoghi di culto e le abitazioni dei cristiani erano stati devastati da una folla aizzata dagli estremisti islamici contro un uomo accusato di aver scritto frasi oltraggiose contro il Corano, ma che in realtà era analfabeta. Centinaia di persone furono costrette a fuggire. E molti di loro hanno trascorso anche il Natale fuori casa.

È in questo contesto che gli spazzini hanno iniziato a protestare e organizzato sit-in nel mese di dicembre per ottenere i salari mancanti, sotto la guida di Robin Daniel, un noto attivista per i diritti umani e Abrar Sahotra, presidente del sindacato della nettezza urbana di Faisalabad. Il governo della città aveva promesso loro che avrebbero ricevuto lo stipendio entro il 15 dicembre, ma i soldi sono arrivati soltanto ieri, il 9 gennaio 2024. 

Khurram Masih è uno spazzino e ad AsiaNews ha dichiarato: “Tutto l'anno ci mancano attrezzature e strumenti adeguati per il lavoro e per questo spesso ci ammaliamo. E sotto Natale e Pasqua non veniamo mai pagati in tempo. Dobbiamo prendere prestiti per i nuovi vestiti e le razioni di cibo per le nostre famiglie affinché i nostri figli possano festeggiare con felicità e gioia. Puliamo tutta la città ma non siamo trattati bene”.

Abrar Sahotra, presidente del sindacato, ha aggiunto: “Gli spazzini sono considerati cittadini di terza fascia. Solo il 9 gennaio è arrivato lo stipendio, che verrà utilizzato per estinguere i prestiti contratti con diverse persone e negozi durante le vacanze di Natale e Capodanno. Trattenere gli stipendi di questi lavoratori è illegale e immorale”.

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