Estremisti indù prendono di mira studenti dell’Orissa
Bhopal (AsiaNews) – Quaranta studenti sono stati bloccati e interrogati per tre ore da estremisti indù mentre si dirigevano in autobus dall’Orissa alla scuola residenziale “Sahara children’s home” el Madhya Pradesh. I bambini sono figli delle vittime dei pogrom avvenuti in Orissa nell’agosto 2008. La scuola diretta dall’Associazione pentecostale “Youth with a mission” si trova nel distretto di Indore. Il fatto è avvenuto lo scorso 28 giugno, ma si è saputo solo oggi.
Attivisti del gruppo estremista indù Dharam Rakshak Sena hanno bloccato l’autobus in una strada pubblica. I bambini hanno subito tre ore di pesanti interrogazioni. Gli estremisti hanno accusato le scuole cristiane di volere convertire gli studenti poveri. Il gruppo Dharam Rakshak Sena vuole eliminare dall’India tutte le minoranze etniche e religiose, compresi cristiani e musulmani e combatte da tempo contro l’opera caritativa delle Chiese che esso giudica un proselitismo mascherato.
Mons. Leo Cornelius, arcivescovo metropolitano di Bhopal, ha dichiarato in un’intervista esclusiva ad AsiaNews: “Rincuora che gli ufficiali della stazione di polizia Hira Nagar abbiano confermato che non avviene alcuna attività di conversione nella scuola e nel collegio”.
“A Indore - ha continuato l’arcivescovo - c’è una forte presenza di attivisti indù dell’Rss (Rashtriya Swayamsevak Sangh) e del Vhp (Vishva Hindu Parishad) che cercano di perseguitare le minoranze e i gruppi vulnerabili. Ma finché il governo ci aiuta, potremo testimoniare l’amore di Cristo in Madhya Pradesh”.
Mons. Cornelius si è detto soddisfatto del governo perché al contrario di altri Stati dove comanda il Bharatiya Janata Party, partito nazionalista indù, “in Madhya Pradesh la politica agisce con prontezza quando si verificano incidenti contro i cristiani”. Ha infine lanciato un messaggio di speranza: “Con lo Spirito di Cristo che ci accompagna non temiamo nulla e continuiamo con coraggio la nostra missione per instaurare il Suo regno di pace, giustizia e verità”.