Esplosioni a Mumbai, la condanna e la solidarietà del mondo
Il presidente francese Nicolas Sarkozy: “Un gesto codardo”. Barack Obama, presidente Usa: “Oltraggioso”. Il segretario di Stato Hillary Clinton conferma la visita ufficiale in India per la prossima settimana e ribadisce: “Stati Uniti e India insieme nella lotta contro il terrorismo”. Peter Wittig, presidente del Consiglio di sicurezza Onu: "Atto criminale e ingiustificabile". Ferma condanna di John Dayal, segretario dell’All India Christian Council, ma “l’odio adesso non deve travolgere i sentimenti delle persone”.
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) – I leader mondiali condannano il sospetto attacco terroristico che ha colpito Mumbai, ieri sera, uccidendo 21 persone e ferendone almeno altre 131. Nessuno ha ancora rivendicato le tre esplosioni, ma il ministro dell’interno P Chidambaram ha dichiarato ai media che si tratta di “un attacco terroristico coordinato”, sebbene sia troppo presto per speculare sugli effettivi responsabili.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha definito gli attacchi un gesto “codardo”, mentre Peter Wittig, presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha affermato che qualsiasi atto terroristico è “criminale e ingiustificabile”. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha condannato l’esplosione come “oltraggiosa”, e il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha confermato la visita ufficiale nel Paese, in programma la prossima settimana. “I nostri cuori sono rivolti alle vittime delle esplosioni di Mumbai”, ha dichiarato John Dayal, segretario dell’All India Christian Council.
L'attacco di ieri rievoca quello del Pakistan, avvenuto nel 2008, e in molti sospettano ci siano delle connessioni tra i due attentati. Tuttavia, il presidente pakistano Asif Ali Zardari e il suo primo ministro Syed Yousaf Raza Gilani hanno subito condannato l'esplosione.
Intanto, la televisione di Stato indiana mostra le ambulanze correre per trasportare via i feriti, ma soprattutto gli abitanti di Mumbai, che seppur ancora confusi e increduli portano i sopravvissuti negli ospedali, con automobili, furgoni e moto. L’esplosione più potente è stata quella all’Opera House. Al momento, sembra si tratti di bombe artigianali.
Secondo John Dayal “la sicurezza nazionale chiede ora una vigilanza costante: i terroristi non sono amici del genere umano, e di certo nessun sostenitore di nessuna causa potrà mai credere di avere motivi validi per colpire persone innocenti e disarmate. Speriamo che i servizi e le forze di polizia indagheranno a fondo su questo crimine così che le voci e le campagne d’odio non travolgano e confondano i sentimenti della gente. Preghiamo per i morti e per i feriti, soprattutto per quelli che ora stanno lottando tra la vita e la morte”.
Esprimendo le proprie condoglianze al governo e al popolo indiani, la Clinton ha dichiarato: “Credo sia più importante che mai essere presenti con l’India, rafforzare nella nostra alleanza e riaffermare il nostro reciproco impegno nel lottare insieme contro il terrorismo”.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha definito gli attacchi un gesto “codardo”, mentre Peter Wittig, presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha affermato che qualsiasi atto terroristico è “criminale e ingiustificabile”. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha condannato l’esplosione come “oltraggiosa”, e il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha confermato la visita ufficiale nel Paese, in programma la prossima settimana. “I nostri cuori sono rivolti alle vittime delle esplosioni di Mumbai”, ha dichiarato John Dayal, segretario dell’All India Christian Council.
L'attacco di ieri rievoca quello del Pakistan, avvenuto nel 2008, e in molti sospettano ci siano delle connessioni tra i due attentati. Tuttavia, il presidente pakistano Asif Ali Zardari e il suo primo ministro Syed Yousaf Raza Gilani hanno subito condannato l'esplosione.
Intanto, la televisione di Stato indiana mostra le ambulanze correre per trasportare via i feriti, ma soprattutto gli abitanti di Mumbai, che seppur ancora confusi e increduli portano i sopravvissuti negli ospedali, con automobili, furgoni e moto. L’esplosione più potente è stata quella all’Opera House. Al momento, sembra si tratti di bombe artigianali.
Secondo John Dayal “la sicurezza nazionale chiede ora una vigilanza costante: i terroristi non sono amici del genere umano, e di certo nessun sostenitore di nessuna causa potrà mai credere di avere motivi validi per colpire persone innocenti e disarmate. Speriamo che i servizi e le forze di polizia indagheranno a fondo su questo crimine così che le voci e le campagne d’odio non travolgano e confondano i sentimenti della gente. Preghiamo per i morti e per i feriti, soprattutto per quelli che ora stanno lottando tra la vita e la morte”.
Esprimendo le proprie condoglianze al governo e al popolo indiani, la Clinton ha dichiarato: “Credo sia più importante che mai essere presenti con l’India, rafforzare nella nostra alleanza e riaffermare il nostro reciproco impegno nel lottare insieme contro il terrorismo”.
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