Escalation di missili, raid e morti a Gaza. Ban Ki-moon riferisce al Consiglio di sicurezza Onu
Gerusalemme (AsiaNews) - Sette palestinesi sono stati uccisi questa notte nella Striscia di Gaza, in una serie di raid dell'aviazione israeliana per far cessare la pioggia di missili che dalla Striscia colpisce diverse città d'Israele.
Secondo calcoli delle autorità ospedaliere palestinesi, nei tre giorni di raid gli uccisi sono almeno 64, la metà sono dei civili, compresi donne e bambini.
Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che la notte scorsa l'aviazione "ha colpito 322 obbiettivi... portando a 750 il numero totale di obbiettivi di Hamas" colpiti in questi tre giorni. Fra questi vi sono siti per il lancio di razzi, tunnel, posti di comando di Hamas.
Intanto Hamas non ha fermato il lancio di missili che hanno raggiunto Gerusalemme, Tel Aviv e Dimona, dove Israele possiede - senza averli mai dichiarati -impianti nucleari per produrre armi atomiche. I razzi hanno fatto diversi danni e provocato paura fra gli abitanti, ma finora non si registrano né feriti, né vittime.
La situazione è "sul filo del rasoio", ha dichiarato il segretario Onu Ban Ki-moon. Egli ha chiesto a palestinesi e israeliani di fermare le ostilità perché la regione "non può affrontare lo scoppio di un'altra guerra".
Ban Ki-moon esige che i militanti di Hamas fermino il lancio di missili e il governo israeliano freni la sua risposta, rispettando gli obblighi internazionali per la protezione dei civili.
Un incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, richiesto da alcuni Paesi arabi, è previsto nel pomeriggio di oggi. Ban Ki-moon riferirà sulla situazione e poi ci sarà una discussione a porte chiuse.