24/03/2020, 08.43
RUSSIA-ASIA CENTRALE
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Erbe, incensi, vodka, campane: le strane ricette contro il coronavirus

di Vladimir Rozanskij

Le cifre ufficiali in Russia parlano di 438 contagi e una sola vittima. Preoccupano le conseguenze economiche della pandemia. La Chiesa ortodossa esalta l’igiene, ma continua a tenere celebrazioni eucaristiche, processioni, bacio delle icone. I musulmani russi hanno iniziato la lettura continua del Corano. Suore di Ekaterinburg bruciano incenso fatto da “lavanda, geranio, basilico e limone, di grande effetto antivirale”. In Turkmenistan si fuma ruta siriana; in Bielorussia, Lukashenko consiglia di “bere più vodka”. Il suono di campane scaccia i virus.

Mosca (AsiaNews) - A fronte di 438 casi di infezione da coronavirus (con una donna anziana deceduta), il presidente russo Vladimir Putin, ha fatto appello da Sebastopoli (Crimea), dove si è recato in visita, a “essere pronti ad ogni sviluppo della situazione”. Nella stessa città della Crimea, dove è di stanza la flotta russa del Mar Nero, ci sono 77 casi sospetti e 8 ricoverati.

I timori dei russi si concentrano soprattutto sulle conseguenze economiche della pandemia, più pericolosa del crollo dei prezzi del petrolio. Anche in Russia vi è l’assalto ai supermercati, e i primi generi di cui si registra la mancanza sono la grechka, il grano saraceno che si usa per le minestre russe, e la carta igienica, proprio come avveniva nei periodi critici dell’Unione Sovietica. Alcuni hanno cominciato a diffondere sui social gli avvisi “Basta comprare grechka, ci sono anche i pelmeny!”[1].

L’indice più preoccupante è il costo della valuta estera: il dollaro è volato da 50 a 80,87 rubli, l’euro è sopra i 90, e non è lontana la cifra “apocalittica” di 100 rubli per un dollaro, che sembra riportare l’economia ai crolli finanziari degli anni ’90, prima dell’avvento di Putin. Il dollaro è una valuta irrinunciabile per l’economia russa, per il mercato energetico e delle materie prime, e i tentativi di “de-dollarizzare” l’economia russa in questi anni, a causa delle sanzioni occidentali, non hanno dato alcun vero risultato.

La Chiesa ortodossa russa rifiuta di interrompere le celebrazioni liturgiche, e invita i fedeli a recarsi in chiesa per ricevere la comunione eucaristica. A San Pietroburgo si è conclusa l’esposizione delle reliquie di San Giovanni Battista nella cattedrale della Madonna di Kazan, a cui si sono prostrati oltre 70 mila pellegrini, e a Mosca sono cominciate le processioni intorno al monastero di S. Pietro (il più antico della città, in onore del metropolita Petr del XIV secolo) che percorrono le strade del centro città chiedendo la fine dell’epidemia. I sacerdoti e i fedeli si dispongono comunque a distanza nella fila processionale

(vedi https://www.instagram.com/p/B946dySIJ2U/?utm_source=ig_embed).

A San Pietroburgo, il metropolita Varsonofij (Sudakov) ha annullato la processione per la Domenica delle Palme, lasciando per ora in sospeso tutte le funzioni della Settimana Santa.

Pur insistendo sull’apertura delle chiese, il patriarcato di Mosca diffonde nuove raccomandazioni per il rispetto delle norme igieniche durante le celebrazioni. L’ultima riguarda il “bacio della croce” alla fine delle liturgie (il sacerdote benedice i fedeli con una croce di bronzo, che presenta poi ai fedeli per il bacio devozionale): d’ora in poi si raccomanda di limitarsi ad “appoggiare la croce sul capo dei parrocchiani”. Per la comunione non vengono approvati i cucchiaini monouso di plastica, indegni della sacralità del gesto, ma si prescrive di “strofinare il cucchiaio in drappi imbevuti di spirito” dopo ogni comunicando, mentre si accettano i bicchieri monouso per l’acqua e vino devozionali. In molte chiese le icone esposte alla devozione dei fedeli vengono regolarmente strofinate con soluzioni a base alcolica.

Nella moschea principale Sobornaja di Mosca è iniziata la lettura continua del Corano, per scongiurare il coronavirus.  Anche nelle Chiese e nei Paesi vicini alla Russia si cercano rimedi di vario genere, facendo appello alle energie religiose o alle tradizioni popolari: i sacerdoti ortodossi georgiani hanno cominciato a innaffiare le strade della capitale Tbilisi con l’acqua benedetta. Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, ancora orgoglioso della quasi totale assenza di casi infettivi nel paese (uno dei più isolati dell’Europa orientale già da prima del virus), ha definito “psicosi” l’allarme generale per la pandemia, e ha raccomandato ironicamente di “bere più vodka e fare più spesso il bagno nella sauna a secco”, sempre lavandosi bene le mani e mangiando regolarmente “a colazione, pranzo e cena”.

Il presidente del Turkmenistan, Gurbangul Berdymukhamedov, ha emesso una disposizione per diffondere in tutta la popolazione la pratica di fumare la hermala (nota anche come pegasum o “erba della tomba” in russo), la ruta siriana originaria della regione orientale dell’India, che avrebbe particolari virtù terapeutiche nella lotta contro le infezioni virali. Secondo Radio Azatlik, la proposta sarebbe emersa durante la riunione d’emergenza del Comitato per lo Sviluppo Statale.

Il monastero femminile di S. Aleksandr Nevskij a Ekaterinburg ha messo a punto un incenso speciale con effetto antivirus: “Nel nostro laboratorio si prepara un incenso con erbe, estratte dagli alberi giovani di Boswellia insieme agli olii di lavanda, geranio, basilico e limone, di grande effetto antivirale” - si legge nel comunicato diffuso dalle monache - “useremo soltanto questo incenso per tutte le celebrazioni”. In effetti, pare che i fedeli che frequentano le liturgie del monastero si ammalino meno degli altri; il nuovo incenso viene raccomandato anche per l’uso domestico. Nella regione, l’unico caso positivo al Coronavirus riguarda una ragazza appena arrivata dall’Italia, dopo una crociera nel Mediterraneo.

La guida dell’eparchia di Belgorod, il metropolita Ioann (Popov) ha deciso di obbligare tutte le chiese della Metropolia a suonare le campane cinque volte al giorno (alle 9, 12, 15, 18 e 21), dopo essersi consultato con gli altri vescovi delle eparchie adiacenti. Il metropolita ha ricordato che prima della rivoluzione in Russia esistevano 1280 monasteri, e circa 18.000 chiese, e il suono delle campane copriva in pratica tutto il territorio dell’impero. Ioann è convinto che “tutti i microbi portatori di malattie scompariranno al suono delle campane, poiché la spiritualità è collegata direttamente con i quanta… non mi metterò a dare complicate spiegazioni scientifiche, ma dico semplicemente che secondo la meccanica quantistica, oltre alle particelle elementari, esistono anche dei flussi, delle funzioni che compongono la parte spirituale del nostro mondo materiale”. Secondo questa teoria, le forme architettoniche delle cupole a croce delle chiese russe favoriscono la discesa della grazia sulle persone, “per cui si ha un rinnovamento interiore che distrugge i microbi nefasti: quando suoniamo le campane, nell’animo rinasce la speranza, si capisce di non essere soli”, ha assicurato il metropolita.

 


[1] I ravioli russi, vedi https://www.instagram.com/p/B93TviAIqBC/?utm_source=ig_embed.

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