Era degli armeni cattolici la chiesa messa in vendita su internet
Dopo il genocidio degli armeni, la chiesa è passata in mani private e ora è in vendita per farne un centro culturale o un hotel a Bursa. Levon Zekiyan, capo della Chiesa armena cattolica di Turchia: “La comunità armena non ha i mezzi finanziari per acquistare questa chiesa”.
Istanbul (AsiaNews) – Apparteneva agli armeni cattolici la chiesa messa in vendita su internet quasi una settimana fa. Lo ha rivelato il capo della Chiesa armena cattolica di Turchia, l’arcivescovo Levon Zekiyan. Egli ha confessato con dispiacere che “la comunità armena non ha i mezzi finanziari per acquistare questa chiesa”.
Più di una settimana fa è apparso su internet un annuncio che metteva in vendita al prezzo di 6,3 milioni di lire (poco più di 800mila dollari) una antica chiesa armena a Bursa, metropoli a sud del Mar di Marmara e poggiata sulle pendici dell’antico monte della Misia, celebre località turistica.
Nell’annuncio si spiegava che la chiesa era divenuta “proprietà privata in seguito al cambiamento demografico ed è stata poi usata dopo il 1923 come magazzino per il tabacco, poi come fabbrica per la tessitura”. L'indicazione del "cambiamento demografico" alludeva in modo vago al genocidio degli armeni, che ha prodotto lo svuotamento delle comunità agli inizi del secolo XX.
Nella proposta di vendita si precisava che il luogo di culto può diventare un centro culturale, un luogo per l’arte, un museo o hotel con finalità commerciali.
La chiesa in questione è la Surp Krikor Lusavoriç, situata nella regione di Setbaşı/Bursa. Sottolineando ancora che la comunità armena non ha i soldi per acquistare la chiesa, mons. Levon Zekiyan ha detto che “non ci disturba la trasformazione della chiesa in un luogo culturale al servizio del pubblico. Noi speriamo di avere l’autorizzazione a celebrare la messa almeno una volta all’anno. Prevedo di discutere di questo nei prossimi giorni con le autorità locali”.
Il Patriarcato armeno apostolico di Turchia ha pubblicato una dichiarazione in cui si dice che “è una cosa molto triste che certe persone percepiscano una chiesa come una mercanzia commerciale, o una fonte di guadagno”.
Garo Pylan, parlamentare di etnia armena del partito di opposizione Hdp denuncia: “Una chiesa armena in vendita a Bursa. Ma è mai possibile mettere in vendita un luogo di culto? Come possono lo Stato e la società permettere tutto questo? Vergognatevi!”.