Emittente britannica: funzionari di Rajapaksa dietro gli attentati della Pasqua 2019
Un'inchiesta andata in onda ieri su Channel 4 chiama in causa l'ex presidente per le stragi di Colombo. In un documentario con materiale inedito una fonte ha rivelato di aver organizzato un incontro tra l’attuale capo dell’intelligence ed estremisti islamici. L’attuale esecutivo dice che sosterrà un’inchiesta internazionale, ma i ministri si contraddicono a vicenda.
Colombo (AsiaNews) - Alcuni funzionari vicini alla famiglia dell’ex presidente dello Sri Lanka hanno facilitato l’organizzazione degli attentati di Pasqua del 2019 - in cui morirono oltre 260 persone - per favorire un ritorno al potere della famiglia Rajapaksa. La rivelazione, fatta da una fonte di alto livello, è contenuta in un documentario investigativo del programma “Dispatches” andato in onda ieri sull’emittente britannica Channel 4. Nel filmato la fonte ammette di aver organizzato nel 2018 un incontro tra l’attuale capo dell’intelligence militare, Suresh Salley, che allora lavorava per la direzione dei servizi segreti nazionali, e alcuni miliziani della National Thowheed Jamath (NTJ), un’organizzazione estremista affiliata allo Stato islamico. L’obiettivo dell’operazione era ordire un complotto per destabilizzare il Paese e fare in modo che salisse al potere Gotabaya Rajapaksa, effettivamente eletto presidente a novembre 2019 dopo aver promesso di far luce sugli attentati.
Durante la domenica di Pasqua si sono verificati sei attacchi suicidi contro chiese e hotel di lusso della capitale Colombo che hanno provocato la morte di 269 persone e il ferimento di circa 500. Da allora le forze dell’ordine hanno avuto difficoltà ad arrestare i responsabili della tragedia e indagare a fondo sul massacro.
La messa in onda del documentario ha subito generato un dibattito parlamentare, in seguito al quale i ministri si sono anche contraddetti a vicenda. Manusha Nanayakkara, ministro del Lavoro, ieri ha dichiarato che l’attuale presidente, Ranil Wickremesinghe - nominato dopo che le proteste di piazza lo scorso anno hanno cacciato Rajapaksa - sosterrà un’indagine internazionale. Allo stesso tempo, ha aggiunto, l’esecutivo istituirà una “commissione parlamentare speciale” per esaminare la questione. Anche il leader dell’opposizione, Sajith Premadasa, ha chiesto che venga avviata un’inchiesta internazionale, mentre i deputati dello Sri Lanka Podujana Peramuna, il partito tuttora guidato dalla famiglia Rajapaksa, sostengono che la trasmissione britannica stia tentando di creare divisioni all’interno del Paese, e che la popolazione aveva già deciso, prima degli attentati, di votare per l’elezione dell’ex presidente.
In un secondo momento, il portavoce del governo e ministro dei Trasporti e dei Mass media, Bandula Gunawardena, in conferenza stampa ha negato che ci sia stata una discussione tra il Consiglio dei ministri riguardo la faccenda del documentario: “Abbiamo discusso solo di quello che era in agenda”, ha affermato.
Sia Gunawardena che Nanayakkara hanno invece poi sostenuto che in passato Channel 4 abbia trasmesso i propri documentari prima delle sessioni delle Commissioni dei diritti umani delle Nazioni unite per macchiare la reputazione dello Sri Lanka.
21/09/2023 11:26