Emergenza umanitaria in Corea del Nord: donne e bambini le principali vittime
Il 27,9% dei bambini nordcoreani al di sotto dei cinque anni di età è affetto da malnutrizione cronica, il 4% da malnutrizione acuta. Malnutrito il 23,3% delle donne in età riproduttiva. Il 31,2% delle donne in stato di gravidanza è anemico e il 5% dei bambini nasce sottopeso. La malnutrizione è aggravata da un servizio sanitario inadeguato e dalla carenza di acqua corrente e servizi igienici. Il commento di un esperto ad AsiaNews: “La denutrizione della popolazione della Corea del Nord è una situazione molto grave. Colpita la crescita di un’intera generazione”.
Seoul (AsiaNews) – La malnutrizione tra i bambini e le donne in età riproduttiva in Corea del Nord costituisce un problema di livello nazionale. La maggior parte dei bambini al di sotto dei 24 mesi di età, e il 50 per cento delle donne in stato di gravidanza o in allattamento, soffrono di un’insufficiente varietà alimentare che porta a carenze di micronutrienti e ad un alto tasso di malnutrizione acuta e cronica. A riportarlo è uno studio dell’Onu sull’emergenza umanitaria in Corea del Nord.
Un adeguato apporto nutrizionale e un’efficace assistenza sanitaria, per la madre ed il bambino, nel periodo tra il concepimento e il secondo anno di vita, riducono significativamente il rischio di mortalità e producono benefici a vita per i neonati, come la crescita sana e lo sviluppo cerebrale. Tuttavia, l’impatto di una nutrizione sub-ottimale è spesso irreversibile.
Per molte persone in Corea del Nord la qualità alimentare è scarsa, con un limitato consumo di alimenti ricchi di proteine, grassi e micronutrienti. Ciò comporta problemi correlati alla denutrizione, tra cui le preoccupazioni per lo sviluppo fisico e cognitivo.
Secondo quanto riporta l’ultima indagine nazionale, condotta nel 2012, il 27,9 per cento dei bambini nordcoreani al di sotto dei cinque anni di età è affetto da malnutrizione cronica (arresto della crescita), mentre il 4 per cento da malnutrizione acuta (deperimento cronico). Inoltre, il 23,3 per cento delle donne in età riproduttiva è malnutrito.
Un rapporto Ministero della salute pubblica del 2014 osserva che il 31,2 per cento delle donne in stato di gravidanza è anemico e il 5 per cento dei bambini nasce sottopeso. Oltre che dalla mancanza di cibo vario e sufficiente, la malnutrizione in Corea del Nord è aggravata da un servizio sanitario inadeguato e dalla carenza di acqua corrente e servizi igienici.
Secondo il Socio-economic, Demographic and Health Survey (Sdhs-2014) dell’Onu, il tasso di mortalità dei bambini in Corea del Nord è del 13,7 per mille; il tasso di mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni è del 16,2 per mille; il tasso di mortalità materna è di 66 per 100 mila bambini partoriti. Questi dati sono ben al di sopra delle medie globali. Da registrare sono anche le differenze nei tassi di mortalità infantile tra le zone urbane e rurali, nonché tra province, con i tassi di mortalità per i bambini al di sotto dei cinque anni 1,2 volte superiore nelle zone rurali rispetto a quelle urbane.
Le categorie più a rischio per le conseguenze di un difficile accesso alle cure sanitarie comprendono infatti i bambini sotto i cinque anni e le donne incinte. In Corea del Nord la diarrea e la polmonite sono le due principali cause di morte tra i bambini sotto i cinque anni. La diarrea è causata principalmente dalla mancanza di acqua potabile e da scarse pratiche igienico-sanitarie, ed è anche un fattore che contribuisce alla polmonite infantile e alla malnutrizione. Come riporta l’Sdhs-2014, la causa più comune di mortalità materna in Corea del Nord è invece l’emorragia post-partum. Circa il nove per cento di tutte le donne partorisce ancora a casa, con il 67 per cento di esse che muore durante il parto.
AsiaNews ha contattato una personalità che vanta una lunga esperienza in Corea del Nord, per discutere dell’emergenza sanitaria e in modo particolare della malnutrizione. Di seguito il suo commento: “La denutrizione della popolazione della Corea del Nord è una situazione molto grave. Essa ha colpito la crescita di un’intera generazione. Tuttavia, negli ultimi anni c'è stato un certo miglioramento nella vita delle persone. Il governo nordcoreano ha permesso agli agricoltori di coltivare vicino alle loro case e gli agricoltori sono ora in grado di vendere sul mercato alcuni dei loro prodotti. L'anno scorso è stato uno dei migliori raccolti che hanno avuto, anche se la Cina continua a sostenere il governo della Corea del Nord con i rifornimenti di cibo. Ulteriori sanzioni potrebbero però dare un duro colpo all'economia e causare una carestia”.
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